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Olio motore, rischi di rompere tutto: non metterlo mai così

Olio motore, rabbocco – solomotori.it

L’olio è essenziale per il funzionamento del motore, lubrifica le parti meccaniche evitando il surriscaldamento. Tienilo sempre sott’occhio

Quando si dice che fila “tutto liscio come l’olio” di solito non ci riferiamo al funzionamento del motore, eppure gran parte dell’efficienza dei nostri propulsori dipende proprio da questo elemento.

Per funzionare un motore ha bisogno prima di tutto carburante, ma del carburante non ce ne facciamo nulla se non lubrifichiamo le parti meccaniche. Si tratta di una operazione essenziale per proteggere il motore e allungare la sua vita, oltreché migliorare il suo rendimento.

Molti di noi forse sottovalutano l’importanza dell’olio motore. Dovremmo sapere invece per esperienza che, in caso si dovesse accendere la spia sul cruscotto di colore rosso associata alla mancanza di olio motore, deve subito suonare un campanello d’allarme.

Mai ridursi alla spia rossa

Non bisognerebbe mai che una cosa del genere accada, perché in tal caso potrebbe essere già troppo tardi e il propulsore potrebbe aver già sofferto danni irreparabili. Ci sono volte che è difficile accorgersi di qualche guasto alla coppa dell’olio, ad esempio, cosa che implicherebbe perdite di olio molto importanti in tempi rapidissimi. In quei casi, prima dell’accensione della spia, l’auto dà già qualche segnale anomalo, emanando dalla parte del motore e dello scarico un forte e pungente odore di bruciato, accompagnato in alcuni casi da fumate bianche.

È il segnale che il poco olio rimasto a circolare negli ingranaggi del motore si sta surriscaldato fino a raggiungere temperature preoccupanti. Che fare? Recarsi subito in un’officina per riparare il guasto e rabboccare l’olio motore fino al livello indicato dall’asticella. Per il rabbocco ovviamente non potremo utilizzare un olio qualsiasi, ma quello indicato dalla casa madre a seconda del grado di viscosità consigliato. 

Controllo del livello – solomotori.it

Grado di viscosità e sostituzione: ogni quanti chilometri?

La viscosità di un olio viene definita da due numeri, di cui il primo termina con la lettera W che sta per “Winter”. Questo numero indica quanto sarà fluido l’olio a basse temperature – ad esempio durante l’avvio del motore in inverno – in base alla sua specifica composizione. Il secondo numero indica invece la capacità di scorrimento dell’olio alle normali temperature di funzionamento del motore. Maggiore è il secondo numero e migliori saranno le prestazioni del motore a caldo, soprattutto in estate. La raccomandazione è seguire scrupolosamente le indicazioni del costruttore, che possono variare anche in base alle aree geografiche.

Un tempo l’olio motore era prodotto per durare a lungo. Ma quelli più moderni non sono così eterni come quelli di una volta. Motivo per cui oggi l’olio ha una data di scadenza definita, che di solito è un anno, e deve per forza essere sostituito dopo un numero di chilometri relativamente limitato. Per i motori a benzina è opportuno cambiarlo del tutto ogni 15.000 km al massimo, per quelli diesel si può aspettare anche fino ai 30.000 km. Se trascorre un anno, ma ancora non abbiamo effettuato questi chilometri, meglio cambiarlo lo stesso, perché sarà già degradato.