Il bollo auto rappresenta una delle tasse più odiate in assoluto, prevede infatti che chiunque possieda un veicolo debba pagare annualmente una cifra in base al possesso del proprio mezzo. Questa è una imposta regionale, ovvero ogni singola regione propone delle norme per scadenze, pagamento etc. Per legge sono esonerati dal pagamento della tassa  portatori di handicap,  chi acquista un’auto ecologica, come ad esempio un veicolo ibrido o full electric. Inoltre essendo le singole regioni a decidere i regolamenti, ci sono specifiche categorie esentate dal pagamento.  In alcuni casi è previsto il pagamento anche del superbollo.

Insomma in Italia questa rappresenta ancora una tassa gravosa nelle spese annuali di ogni famiglia, che sempre più spesso si trovano a possedere più auto per un singolo nucleo famigliare. Fortunatamente potrebbe esserci una buona notizia per  gli automobilisti. Infatti in altre nazioni d’Europa le cose funzionano ben diversamente e sono già stati adottati modelli che non prevedono un pagamento fisso annuale, oppure prevedono un’imposta annuale con una cifra relativamente bassa e il resto dell’imposta che viene invece calcolato in base all’utilizzo effettivo del veicolo durante l’anno, e quindi in base al kilometraggio percorso. Fa parte del calcolo della tassa anche la quantità di  CO2 emessa, e quindi il modello e la cilindrata dell’autovettura.

Questo modello “a consumo” si è rivelato una doppia vittoria sia per gli automobilisti che per la società in generale, in quanto i primi hanno ottenuto un pagamento annuale più basso rispetto all’imposta precedente, e in secondo luogo si è disincentivato l’utilizzo dell’auto negli spazi urbani con una diminuzione delle emissioni del 10%.

Un modell0 simile viene applicato in Portogallo dove l’imposta annuale può variare da una base di 28 euro in su, vediamo come funziona:

Considerando ad esempio la stessa marca e lo stesso modello di auto, a benzina  fabbricato e messo in circolazione nel 97. Con un’immatricolazione in Portogallo del 1997, deve pagare una tassa annuale di 28 euro. Se invece è stato era stato immatricolato in Francia nel 1997 e importato in Portogallo nel 2001, pagherà un’imposta di 50 euro. Un veicolo è stato immatricolato originariamente in Germania nel 1995 e importato in Portogallo nell’ottobre del 2007  dovrà pagare una tassa di 50 euro (relativa alla cilindrata) più un altro importo relativo al livello  di CO2 emessa. Consideriamo ora un veicolo più recente, cilindrata di 1 300 cc.  Immatricolato in Portogallo nel 2005, questo mezzo pagherà un bollo annuale di 32 euro. Se invece è stato  immatricolato in Italia nel 2006 e importato in Portogallo nell’ottobre del 2007 , dovrà pagare una tassa di 50 euro  cui si aggiunge una somma calcolando il livello di emissioni di CO2.