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Autovelox, il nuovo obbligo: sono valide anche così | L’Italia trema per la raffica in arrivo

Una postazione di rilevamento velocità, sulla strada – solomotori.it
Nel momento in cui si parla di rilevazione della velocità su strada, e nuovi provvedimenti a tema, sarà bene, per l’automobilista, prestare attenzione, così da evitare, nel caso, delle multe. E’ arrivata, in particolare, una sentenza che rende valide definitivamente le multe prese in particolari circostanze, e sempre a partire dalla rilevazione all’autovelox.

Il provvedimento in questione, emanato dall’autorità giudiziaria, mira a delineare un’importante linea di demarcazione nella disciplina considerata: le multe per eccesso di velocità in presenza di autovelox. Il caso è stato sollevato in Sardegna, nella provincia di Oristano.

Nella fattispecie, l’utente lamentava l’assegnazione di una multa, per mezzo di autovelox, in un comune che aveva demandato per appalto il servizio di autovelox a ditte private. In promo grado, il Giudice di Pace aveva annullato il verbale. Ma, in ultima istanza, la Cassazione non si è rivelata d’accordo, tracciando un importante orientamento giurisprudenziale nella definizione più puntuale della disciplina. Nel giudizio dinanzi alla Suprema Corte, la parte ricorrente affermava che, essendo una ditta privata a gestire il servizio, la rilevazione avrebbe dovuto ritenersi illegittima. Il servizio doveva essere gestito, stante a norma di legge, dalla Polizia Municipale o dalla Polizia Stradale.

In successiva istanza, la medesima parte ricorrente faceva notare altresì che, nel caso dibattuto, la ditta privata veniva retribuita con il 29,10% di percentuale variabile, sugli importi delle multe assegnate. Pertanto, la ditta in questione avrebbe avuto interesse a segnalare sempre il proprio apparecchio come tarato regolarmente, e sempre funzionante. La Cassazione, per come anticipato, ha rigettato le motivazioni della parte ricorrente, ed ha condannato quest’ultima al pagamento della multa più il pagamento delle spese legali in favore del comune di Arborea, in provincia di Oristano, spese pari a 1.000 euro.

 

Le motivazioni della sentenza

Anche le multe derivanti da rilevazioni di autovelox a noleggio, da ditte private, sono da ritenersi valide – solomotori.it

Perché dunque, la Cassazione ha così deliberato? Innanzitutto la stessa ha sottolineato la non rilevanza del fatto che il servizio, per accordo contrattuale fra la ditta privata e il comune, venisse remunerato con una percentuale sugli introiti delle sanzioni amministrative, e ciò poiché le sanzioni devono sempre essere accertate dalla Polizia Municipale, e nella fattispecie considerata ciò avveniva. Inoltre, nessun problema ricollegato al vincolo di destinazione dei proventi, che, per almeno la metà, viene destinato a particolari finalità pubbliche, stando alla lettera dell’art. 208 del Codice della Strada. Tra questa metà poteva essere dunque annoverato il prezzo del servizio pagato dal comune alla ditta.

Tutto ciò non collide con il noleggio delle apparecchiature da soggetti privati. Tutti i dati registrati dagli autovelox, infatti, confluivano in un server, e quindi diramati, tramite di esso, alla sede della Polizia locale, la quale aveva pieno accesso ai dati suddetti, al fine di verificare la validità delle contravvenzioni. Ai fini dell’accertamento delle infrazioni, l’azione ex post della Municipale era del tutto valida per la Cassazione, e nessuna funzione di controllo veniva demandata alla ditta in questione. Per la taratura, la disponibilità, quindi l’accesso alla stessa e la responsabilità su di essa, erano demandate per contratto al Comune.