Home » Stop auto inquiinanti, arriva il dietrofront per le auto a benzina e diesel I Stravolti tutti i piani

Stop auto inquiinanti, arriva il dietrofront per le auto a benzina e diesel I Stravolti tutti i piani

mobilità-sostenibile-depositphotos-solomotori.it
mobilità-sostenibile-depositphotos-solomotori.it

Clamoroso dietrofront dell’Unione Europea sullo stop alle auto a benzina e diesel nel 2035. La bocciatura però, non cancella l’urgenza di una transizione ecologica del settore automobilistico

Il Parlamento europeo ha bocciato la proposta di legge che mirava a bandire la vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. La decisione, presa con 280 voti contrari, 270 favorevoli e 20 astenuti, ha colto di sorpresa tutti gli addetti ai lavori, stravolgendo i piani per la transizione ecologica del settore automobilistico. Una battuta d’arresto per la lotta all’inquinamento atmosferico e al cambiamento climatico.

La bocciatura della proposta di stop alle auto inquinanti rappresenta un’occasione persa per l’Europa di accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile.

La sfida per il futuro è quella di trovare un equilibrio tra le esigenze di tutela dell’ambiente e quelle di sviluppo economico, garantendo al contempo un futuro sicuro e sostenibile per le generazioni future. Le motivazioni alla base del rigetto della proposta sono molteplici. Da un lato, le pressioni delle lobby automobilistiche, che hanno sostenuto la tesi di un impatto negativo del divieto sulla competitività del settore e sull’occupazione.

Dall’altro, le preoccupazioni di alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, per il mancato sviluppo di infrastrutture di ricarica adeguate per i veicoli elettrici. L’incertezza regna sovrana sul futuro della mobilità in Europa. La bocciatura del Parlamento europeo ha creato un vuoto normativo che richiede una risposta rapida e coesa.

Un futuro incerto

Le decisioni dei prossimi mesi saranno cruciali per delineare un nuovo percorso verso una mobilità più sostenibile, senza sacrificare competitività economica e inclusione sociale. La Commissione Europea ha annunciato che presenterà una nuova proposta entro il 2025. Diverse opzioni sono sul tavolo: incentivi più consistenti per l’acquisto di veicoli elettrici, investimenti massicci per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, sostegno alla ricerca su biocarburanti e carburanti sintetici che potrebbero giocare un ruolo chiave nella transizione ecologica.

infrastrutture-transizione-ecologica-depositphotos-solomotori.it
infrastrutture-transizione-ecologica-depositphotos-solomotori.it

Nella partita rientrano anche i modelli di mobilità condivisa come car, bike e scooter sharing che potrebbero ridurre la necessità di possedere un’auto privata. Gli altri investimenti potrebbero essere stanziati in tecnologie di guida autonoma e connessa che aiuterebbero l’efficienza dei trasporti e la riduzione dell’impatto ambientale.

Il futuro della mobilità è nelle nostre mani. È fondamentale un impegno collettivo per trovare soluzioni innovative e sostenibili che garantiscano un futuro migliore al pianeta e alle future generazioni. La sfida per il futuro è aperta a tutti, i cittadini i politici, gli industriali e i ricercatori.