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Nuova legge sul cellulare, da gennaio in auto è meglio non averlo: la nuova multa è altissima

Uso cellulare alla guida, sarà ancora più rischioso per la nostra sicurezza e per le nostre tasche
Uso cellulare alla guida, sarà ancora più rischioso per la nostra sicurezza e per le nostre tasche
Aumenta il prezzo della benzina, dell’energia e dei caselli e di tantissime cose della nostra vita quotidiana. Multe comprese…

L’inflazione: tutti a parlarne. Ed è tutta colpa sua. Anche gli importi delle multe, infatti, aumenteranno nel 2023, come se non bastasse tutto il resto e come se non fossero già sufficienti i rincari per legge previsti ogni due anni al Codice della Strada.

Ma cos’è esattamente l’inflazione? Si tratta di una crescita progressiva del livello generale dei prezzi nel tempo. Se i prezzi aumentano, ovviamente, la moneta perde valore. Un rapido esempio: se oggi l’inflazione sale, ed inversamente il nostro stipendio non riesce a stare dietro alla velocità di cambiamento dei prezzi, con i 100 euro di ieri potremo comprare meno cose. Tradotto: avremo meno potere d’acquisto.

I dati aggiornati ad ottobre 2022 dicevano: forte accelerazione dell’inflazione dovuta soprattutto ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +44,5% di settembre a +71,1%) sia regolamentati (da +47,7% a +51,6%) sia non regolamentati (da +41,2% a +79,5%). L’inflazione acquisita per il 2022 è stata posizionata ad un +8% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

Ma tutto questo che ripercussioni ha sulla nostra vita? Semplicemente pesantissime. Tutto è più caro e più costoso in una situazione di questo tipo. Purtroppo anche le multe. Particolare attenzione vogliamo dare alle parole di Simone Baldelli, ex deputato di Forza Italia e già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori e da anni protagonista di battaglie in favore della trasparenza in tema di multe.

Tutta colpa dell’inflazione: multe più alte, ecco la mazzata per l’uso del cellulare

L’art. 195 del Codice della strada prevede infatti che “…la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti” – spiega Baldelli. Questo significa che, in assenza di diverse disposizioni, il 2023 si aprirà con un rialzo delle multe per violazioni stradali, aumento parametrato al tasso di inflazione”.

Controlli di Polizia
Controlli di Polizia

Vediamo nel concreto cosa potrebbe succedere sulla base di alcune previsioni del Codacons: la multa per il divieto di sosta salirebbe infatti a 46 euro da gennaio 2023, con un rincaro di 4 euro. La multa per accesso vietato alla Ztl a 92 euro (+9 euro), mentre per il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h la sanzione raggiungerebbe i 938 euro (con un incremento di 93 euro rispetto agli attuali 845 euro).

Attenzione soprattutto all’uso del cellulare. La multa potrà arrivare ad un minimo di 183 euro, (invece che 165) con un incremento di 18 euro, ma ripetiamo, solo sull’importo minimo. In caso di nuova violazione entro due anni dalla prima, come sempre, si potrà essere soggetti alla sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.

Dunque, multe più alte all’orizzonte a causa dell’inflazione. Ma la battaglia è appena iniziata. Il presidente di AssoUtenti Furio Truzzi, senza tanti giri di parole, ha recentemente dichiarato: “Ci aspettiamo che il Governo Meloni blocchi qualsiasi rincaro che andrebbe ad unico vantaggio di operazioni di cassa”.