Auto elettriche, aumenti a vista d’occhio, così la situazione di fa allarmante
Se la benzina continua ad aumentare il suo prezzo, l’elettrico non sembra essere da meno: scopriamo insieme la situazione. Il futuro della mobilità sarà certamente più green, ma con i prezzi ancora non ci siamo e le voci di protesta si stanno diffondendo.
Affrontare il cambiamento climatico rappresenta una sfida complessa, ma non è mai troppo tardi per tentare di riparare i danni causati. Le sfide che ci troviamo a fronteggiare sono imponenti e sotto gli occhi di tutti.
Migliorare la situazione, riducendo le emissioni e l’impatto delle attività umane sull’ambiente, richiede un approccio organico che tocca vari ambiti della nostra quotidianità. La ricerca tecnologica gioca un ruolo fondamentale: si tratta di produrre in modo più sostenibile e di mitigare gli effetti dell’inquinamento.
La responsabilità più grande ricade su ciascuno di noi, cittadini del mondo. Il nostro comportamento quotidiano ha un impatto diretto sull’ambiente. Per superare questa sfida, è necessario un cambiamento collettivo.
Di certo in alcuni casi diventa difficile anche provare ad affidarsi alle nuove tecnologie. Al giorno d’oggi, infatti, siamo abituati a vivere in una situazione economica tutt’altro che stabile. Per questo motivo, aumentare voci di spesa nel nostro quotidiano è qualcosa che tutti vorremmo evitare: i trend evidenziati negli ultimi tempi, però, sono tutt’altro che positivi.
Anche l’elettrico in aumento
Gli aumenti nei prezzi delle materie prime hanno causato rialzi sui prezzi al dettagli in più o meno qualsiasi settore merceologico. Ciò si sente alla grande per quanto riguarda, per esempio, la benzina e il diesel. Anche chi è passato all’elettrico, però, non se la passa benissimo.
L’associazione delle autocarrozzerie italiane Federcarrozzieri, infatti, ha voluto raccogliere le proteste degli automobilisti in merito ai rialzi del costo del rifornimento di energia elettrica presso le colonnine di ricarica. A quanto pare, infatti, si sono evidenziati numerosi rialzi tra il 2023 e il 2024.
Chi alza e chi taglia
Si può citare il caso di Enel X Way, che con le sue colonnine ha fatto registrare aumenti del 19% nel pay for use e addirittura del 69,4% in relazione ad alcuni abbonamenti. Anche Plenitude non è da meno, con rialzi dell’8,3%.
Le uniche società che sembrano remare contro a questo aumento generalizzato sono proprio quelle straniere. Tesla, nello stesso periodo, ha tagliato del 2% le spese di ricarica per le sue automobili, mentre Ionity è arrivata addirittura a tagliare i prezzi di alcuni abbonamenti del 50%. Questo scenario deve essere la base per alcune considerazioni fondamentali sul futuro della mobilità.