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9000€ di multa, in Italia scatta il divieto: tutti multati 

Posto di blocco – solomotori.it

Le sanzioni e le ammende per questo tipo di infrazione sono talmente severe che ti faranno passare la voglia di violare la norma

In Italia il Codice della Strada prevede sanzioni ed ammende particolarmente salate a seconda della gravità dell’infrazione commessa. Ovviamente una multa per divieto di sosta non può essere paragonata a una violazione del limite di velocità, né tantomeno alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.

Per questo genere di infrazione la normativa prevede un complesso quadro legislativo definito in tutte le sue sfaccettature dall’articolo 186 del Codice della Strada. In questo contesto si passa dalla semplice sanzione amministrativa alla configurazione di un reato penale vero e proprio.

Tutto dipende dal tasso alcolemico o dalla quantità di sostanza rinvenuta nel sangue. Ma non solo, perché ad aggravare la violazione entrano in gioco altri fattori. Tra questi l’età, l’ora in cui è stata commessa l’infrazione, il coinvolgimento del trasgressore in un incidente con feriti o morti.

L’articolo 186 e 119 del Codice della Strada

L’alcol è molto pericoloso alla guida, perché è una sostanza psicotropa capace di influenzare il sistema nervoso centrale, così come fanno anche gli stupefacenti. Che si tratti di birra, vino, sostanze naturali o sintetiche, questi composti compromettono i requisiti fisici e psichici richiesti dall’articolo 119 del codice stradale, dove si fa riferimento alle condizioni psicofisiche ottimali per ottenere la patente.

Per stabilire se un conducente si è messo al volante ebbro, è fondamentale per le forze di polizia poter far affidamento su uno specifico protocollo di accertamento della violazione. Servono in poche parole strumenti adatti e misurazioni certe, volti a notificare la violazione dell’articolo 186. E qui c’è una prima differenza tra alcol e droghe. Se per il primo è sufficiente il superamento dei livelli consentiti dalla legge, per le seconde la questione si fa più delicata. La presenza di sostanze stupefacenti di per sé non offre la stessa garanzia dell’alcol di perdere le capacità di guidare. La vicenda qui si fa più complessa, e solo per le droghe sarebbe necessario un capitolo a parte.

Il reato di guida in stato di ebbrezza può comportare conseguenze molto pesanti per i neopatentati – solomotori.it

Neopatentati: sanzioni, ammende, arresto

Soffermiamoci invece su questioni più pratiche che riguardano l’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza, e sull’applicazione delle pene previste. Se parliamo di neopatentati poi le sanzioni si fanno decisamente più severe, con ammende da 2.000 a 9.000 euro, la sottrazione di 20 punti, la sospensione della patente da 16 a 36 mesi, l’arresto da 8 a 18 mesi e la possibile confisca del veicolo.

In caso di recidiva nel triennio successivo al primo accertamento si va dritti incontro alla revoca della patente, con un periodo di attesa di almeno 3 anni per riaverla. Il rifiuto di sottoporsi ai controlli è punito con ammende da 1.500 a 6.000 euro, la sottrazione di 10 punti, la sospensione da 6 mesi a 2 anni, fino all’arresto da 6 a 12 mesi, oltre alla possibile confisca del veicolo, che sarebbe poi l’ultima delle preoccupazioni. In caso di incidente bisogna solo sperare che le cose non si mettano male per le altre persone coinvolte: le sanzioni ovviamente si aggravano, con ammende da 4.000 a 18.000 euro, e l’arresto da 16 a 36 mesi, sostituibile con lavori di pubblica utilità.