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Ambulanza in corsa, non fare mai questa cosa: non lo sa nessuno ma è vietato

A tutti è capitato, almeno una volta, di accostarsi per far passare un’ambulanza a sirene spiegate. Si tratta di un gesto dovuto, oltre che legalmente obbligatorio, che può contribuire a salvare delle vite. Spesso però può capitare di vedere accodate all’ambulanza altre auto. È bene sapere però che certi comportamenti sono illegali, e possono portare multe salate, oltre che pericoli per gli altri automobilisti.

Obbligo di chiunque si trovi in strada, che sia in auto, scooter, bici o monopattino, è quello di accostarsi al suono della sirena. In questo modo si permette all’ambulanza di attraversare velocemente la strada, raggiungendo quindi il luogo dell’emergenza. Stesso discorso vale per le auto di polizia, carabinieri e vigili del fuoco.

 

Non di rado, alcuni automobilisti decidono di sfruttare questo varco creatosi, così da superare zone trafficate. Che si tratti di un comportamento scorretto è evidente per tutti. Ciò che in molti non sanno è che è anche illegale. In realtà, la legge su questo punto è estremamente chiara. Il codice della strada non lascia spazio a dubbi.

Una legge che non lascia spazio a dubbi

Il passaggio delle ambulanze e degli altri mezzi dotati di sirena è disciplinato dall’articolo 177. Il comma tre stabilisce chiaramente che: “Chiunque si trovi sulla strada percorsa dai veicoli di cui al comma 1, o sulle strade adiacenti in prossimità degli sbocchi sulla prima, appena udito il segnale acustico supplementare di allarme, ha l’obbligo di lasciare libero il passo e, se necessario, di fermarsi”.  La parte successiva dell’articolo è chiara allo stesso modo: “È vietato seguire da presso tali veicoli avvantaggiandosi nella progressione di marcia”.

Sfruttare il varco creato dal passaggio di un’ambulanza è quindi illegale, allo stesso modo in cui lo è non lasciare lo spazio al mezzo per proseguire. Dopo il passaggio dell’ambulanza si può ovviamente rientrare, ordinatamente, in strada, oppure semplicemente proseguire sul proprio senso di marcia, nel caso in cui si sia semplicemente rallentato. Ciò che la legge non consente è lo sfruttare questo passaggio per avvantaggiarsi sugli altri automobilisti.

Chiunque venga individuato a tenere un comportamento del genere rischia quindi di dover metter mano al portafogli. Non si tratta infatti di un reato, ma di una “semplice” sanzione amministrativa. È prevista quindi una sanzione è di tipo amministrativo che va da un minimo di 41 euro a un massimo di 169. Inoltre, è prevista anche una decurtazione di 2 punti dalla propria patente.