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Lavaggio auto, arriva il divieto: non puoi farlo più | Spunta la legge

Un lavaggio auto casalingo per mezzo di un erogatore a spruzzo.
Pare assurdo, ma, a quanto pare, dall’ultimo provvedimento in atto, non si può lavare quando si desidera la propria auto. Ma perché tale divieto? E a chi si applica? Di seguito tutte le info su una disposizione che sta facendo discutere.

Innanzitutto c’è da dire che il provvedimento non vige in tutta Italia, ma si tratta di una portata limitata. Il medesimo, infatti, è stato messo in atto in determinate zone del nostro Paese, dove l’allarme siccità non perdona. L’acqua è sempre una risorsa preziosa, e, in tal caso, a sentirne gli effetti sono, nello specifico, diversi automobilisti.

Quella che è stata apportata è una limitazione al libero utilizzo dell’utenza domestica al fine di tutelare le risorse idriche globali di quel dato territorio. Nel 2022, d’altronde, si è registrata una riduzione del 80% delle piogge, e del 60% delle nevicate, in termini di volume. Non solo, dunque, le piogge, ma anche le nevicate carenti, importante fonte idrica, rilasciata con gradualità sul terreno, idratandolo, e che alimenta anche i bacini di molti corsi d’acqua.

La siccità non poteva che essere una diretta conseguenza. Vietato dunque lavare l’auto nelle ore diurne, onde evitare sprechi.

Si tratta di una carenza che ha colpito maggiormente le regioni settentrionali, in particolare Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto. Ed è proprio in una buona parte di zone, situate in queste regioni, che i comuni hanno deciso di apporre le limitazioni.

 

Le limitazioni all’utilizzo d’acqua, nello specifico

Un lavaggio d’auto domestico: per molti comuni subentrate le limitazioni diurne.

Il divieto di lavare la macchina, per come detto, è diurno, precisamente va dalle 8 alle 21 di ogni giorno. Congiuntamente con il medesimo divieto, ne subentrano altresì altri, dello stesso indirizzo e finalità: l’innaffiamento di orti e giardini, e il lavaggio di cortili e piazzali.

Il divieto di lavaggio dell’auto riguarda il lavaggio di tipo domestico, quindi non tocca le attività commerciali di lavaggio auto, per ovvie ragioni. Si tratta comunque di una misura fortemente disincentivante e limitativa, così da evitare ogni spreco d’acqua.

Vi sono anche, nelle medesime zone, ulteriori limitazioni, stavolta in termini assoluti. L’altra parte dell’ordinanza, riguarda infatti il divieto assoluto, in tutti gli orari, d’utilizzare l’acqua al fine di riempire piscine private, così come vasche da giardino, e ad alimentare fontane, grandi e piccole di formato, e a getto continuo.

L’ordinanza è entrata in vigore, nei comuni interessati, verso la fine di giugno, con variazioni temporali di alcuni giorni da comune a comune, e durerà fino al prossimo 21 settembre. La sanzione per infrazione è compresa, a seconda della gravità della medesima, da 25 a 500 euro.