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Moto, alla fine il divieto è arrivato: non puoi più girare così

Fuoristrada vietato se passa il decreto
Il nuovo decreto vieterebbe pure la circolazione fuoristrada di veicoli 4×4.

Un’escursione in mezzo alla natura pedalando in mountain bike o in sella a una moto enduro è un hobby che appassiona molti, ma c’è un nuovo divieto che non era mai esistito e potresti pagare conseguenze salate.

Di recente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 28 ottobre 2021, che rappresenta una vera e propria stangata agli amanti del fuoristrada. Questo decreto in pratica mira a regolamentare la guida fuoristrada, cosa che finora era stata totalmente libera, a patto che non si finisca in proprietà private o aree demaniali. In particolare, questo decreto regolamenta: “disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali inerenti agli scopi, le tipologie e le caratteristiche tecnico-costruttive della viabilità forestale e silvo-pastorale, delle opere connesse alla gestione dei boschi e alla sistemazione idraulico-forestale”.

Questo decreto, in pratica, regolamenta la viabilità su strade sterrate. Ma chi ha voluto questo strano decreto? In effetti non si era mai sentito nulla di simile in Italia, e infatti è abbastanza insolito il suo fautore.

A firmare il decreto del 28 ottobre sono stati il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli (in carica dal 13 febbraio 2021 nel governo Draghi), il Ministro della Cultura Dario Franceschini (in carica dal 5 settembre 2019)  ed il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani (in carica tutt’oggi dall’1 marzo 2021).

Tuttavia, il decreto non è ancora attivo e diversi enti si sono lamentati ufficialmente, per non parlare di bikers e amanti del fuoristrada. In effetti non pare una legge molto sensata, ma spinta e voluta da qualche lobby legata all’agricoltura, e sappiamo bene che le leggi non andrebbero fatte su richiesta, specialmente se non c’è nessun problema emergente.

Cosa dice il Decreto

Nel testo si legge: “Indipendentemente dal titolo di proprietà, la viabilità forestale e silvo-pastorale e le opere connesse come definite al successivo art. 3 sono vietate al transito ordinario”. In pratica si delibera che nelle aree rurali potranno circolare solo veicoli legati all’agricoltura, come trattori, furgoncini e mezzi legati alla tutela e alla coltivazione dei campi. Biciclette, quad, moto e fuoristrada non potrebbero più circolare liberamente, rischiando multe salate in caso di controlli. E qui si capisce il motivo del malcontento di diversi enti e del pubblico.

Se tale decreto verrà applicato (la data è prossima, giovedì 16 dicembre) il mondo dell’off-road si vedrà cadere il pavimento sotto ai piedi. Questo è un problema perché oltre ai tanti appassionati che amano scorrazzare tra le strade fangose a contatto con la natura, c’è tutta un’industria che vive di questo, e in un periodo simile di recessione, sarebbe un’ulteriore mazzata che potrebbe causare la chiusura di molte imprese e la perdita del lavoro per molte persone.