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5000€ di multa, ti sei fermato un sacco di volte in macchina a fare questa cosa | Da oggi ti beccano sicuramente

Esiste pure un segnale per indicare il divieto. Incredibile doverlo ricordare.
Esiste pure un segnale per indicare il divieto. Incredibile doverlo ricordare.
Un giovane, di ritorno a casa dopo una serata, ha effettuato una sosta con l’auto per urinare in mezzo a un parcheggio. Colto in flagrante dalle forze dell’ordine ha ricevuto una multa salatissima.

Lo abbiamo fatto tutti. Magari durante un lungo viaggio in cui non trovavamo autogrill, oppure perché ci siamo dimenticati di andare in bagno prima di metterci in viaggio. Chi ha bambini piccoli sa bene che questi hanno difficoltà a trattenere la pipì per molte ore consecutive, e chi non ha fatto una sosta dicendo al piccolo “falla dietro l’albero, non ti vede nessuno”.

Per non parlare delle serate con gli amici, in cui basta una birra di troppo e la va via ogni freno inibitorio del sistema urinario, costringendoci ad andare in bagno più volte nell’arco della stessa serata. E quando il bagno non c’è? Ci si ferma per urinare in un’area desolata. Sbagliato! Vietatissimo dalla legge. Se ti beccano sono guai seri.

Questo è quanto successo a un giovane brianzolo, precisamente residente a Verano Brianza. Mentre era di ritorno a casa a notte fonda, alle 4 del mattino quindi quasi all’alba, ha pensato bene di fermarsi per urinare in mezzo alla strada, nell’area di un parcheggio. Una cosa di cui si sarà pentito amaramente, visto che è stato beccato in flagranza di reato da una volante dei Carabinieri che sorvegliava il territorio circostante. Per lui una multa da ben 5000 euro. Con questa cifra, il bagno se lo sarebbe potuto pure ristrutturare a casa il ventinovenne a cui è stata contestata la violazione dell’articolo del codice penale.

Inoltre, ricordiamo a tutti che fare pipì nei luoghi pubbliche come strade o piazze è un segno di forte inciviltà, perché si sporca e deteriora il suolo pubblico, e rimane un odore sgradevole per giorni o anche settimane.

Urinare in pubblico non è più reato, ma la multa è salata: cosa dice il Codice Penale

La pipì in pubblico è stata fatta ricadere per anni tra gli “atti contrari alla pubblica decenza”, disciplinati dall’articolo 726 del Codice penale, secondo il quale: “Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compia atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000″. Se poi il fatto veniva compiuto nei pressi di luoghi frequentati da minori, si poteva finire anche in carcere da sei mesi a quattro anni.

Tuttavia, nel 2016 sono stati depenalizzati atti contrari alla pubblica decenza e quelli osceni in luogo pubblico, e urinare all’aperto è passato da reato penale a illecito amministrativo. Non si rischia più quindi di finire in carcere, e la multa è diminuita, ma rimane comunque pesante:  si rischia di pagare da 5.000 euro a 10.000 euro.

Se però le forze dell’ordine venissero a conoscenza che chi urinava era anche alla guida del veicolo, e decidendo di praticare l’alcol test lo trovassero oltre i limiti consentiti dalla legge, allora scatterebbe anche la denuncia penale per guida in stato di ebrezza, con sanzioni pesanti oltre i 3000 euro, ritiro della patente fino a 2 anni e sequestro del mezzo. Insomma, meglio correre a casa a fare la pipì.