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Truffa dell’autogrill, ti fermi un attimo a prendere un panino e ti sparisce l’auto: non fermarti mai così

Vi avevamo parlato in più occasioni della cosiddetta “Truffa dell’Autogrill”, una tecnica subdola quanto efficace per sottrarre l’auto, o svaligiarne i beni all’interno, di ignari vacanzieri e pendolari fermi in sosta per un caffè, un panino o una pausa ristoratrice da un lungo viaggio. Ebbene, sono sempre più diffusi e bisogna certamente stare in guardia, ma una volta tanto arriva una buona notizia.

Ci sono parecchi malintenzionati, ladri e malviventi che partoriscono tecniche ogni volta inedite e sempre più stravaganti con lo scopo di farla sotto il naso a persone più ingenue e generose, e queste truffe (perché è questo che sono all’atto pratico) non risparmiano il mondo di strade e autostrade, percorse ogni giorno da milioni di automobilisti, motociclisti e autotrasportatori senza quali la società di oggi non potrebbe funzionare. I truffatori dell’autogrill agivano proprio facendo perno su queste situazioni, ai danni ovviamente degli ignari automobilisti in sosta alle aree di servizio.

La Polizia di Stato è riuscita a porre fine alle operazioni criminose di una banda di kosovari che si era recentemente specializzata in questo tipo di rapine ed era responsabile di diversi furti commessi nella rete autostradale di Friuli Venezia Giulia e del Veneto.

Come riportato da Ansa.it, l’attività degli agenti della Sezione Polizia Stradale di Udine e della Sottosezione di Palmanova, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pordenone, ha avviato le sue operazioni nel mese di maggio 2022, dopo la segnalazione di due furti a danno di turisti stranieri presso la stessa stazione di servizio situata sull’autostrada A4.
Grazie alle certosine indagini delle squadre coordinate, è stato possibile ricostruire la dinamica di tutte le rapine della banda, che agiva in modo abbastanza consueto, quasi seriale, per derubare i poveri e ignari automobilisti in sosta nelle aree di servizio del Veneto e del Friuli Venezia Giulia utilizzando le cosiddette “tattiche di informazione, distrazione e foratura dello pneumatico”.

La banda era composta da membri di età compresa tra 20 e 50 anni, si concentrava su auto straniere, sicuramente più facili da smerciare e con proprietari meno allerta essendo solo di passaggio nel Bel Paese. Sette persone sono state arrestate, un’ottava è attualmente ricercata. I rapinatori alloggiavano in strutture ricettive della bassa friulana per poi partire in missione di notte, a bordo di auto straniere che cambiavano a ogni rapina nel tentativo di sfuggire agli occhi elettronici. Le auto era tutte con immatricolazione slovena. Dopo gli arresti, la  Polstrada è riuscita a recuperare una parte della refurtiva tra cui macchine fotografiche, borse e altri oggetti per un valore complessivo du 4.500 euro.

Come agiscono i truffatori dell’autogrill e come difendersi

Ecco il loro modus operandi: i ladri studiano bene chi parcheggia l’auto, prendendo di mira prevalentemente stranieri, e approfittando del loro ingresso e una permanenza prolungata dentro l’autogrill, danno il via al loro piano criminale. Prima sgonfiano o bucano uni pneumatico della vettura. A quel punto aspettano l’uscita del proprietario dall’autogrill, e si avvicinano offrendo aiuto per riparare o sostituire la gomma.

E qui scatta il momento cruciale: mentre fanno finta di aiutarci con la ruota, di solito un complice approfitta della posizione ribassata sulla ruota dell’automobilista, per introdursi nell’abitacolo alla ricerca di portafogli, borse o qualche bene prezioso. Per questo motivo, è meglio diffidare e chiamare il soccorso stradale se non siamo in grado di cambiare una ruota.

Una banda è stata arrestata, ma non è certo l’unica. Si tratta poi di un tipo di furto molto in voga ultimamente, per cui meglio stare in guardia. A proposito di autogrill, queste attività si trovano già in difficoltà per la crisi, come dimostra una recente chiusura, se poi la gente smetterà di sostare temendo i furti, la situazione per i gestori diverrà sempre più critica.