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20.000€ di multa, la legge che distrugge alcuni automobilisti | Da ora i giovani saranno i più colpiti

Poter guidare la propria auto è una grande soddisfazione, specialmente per un giovane neopatentato o per un ragazzo che ha appena acquistato il proprio mezzo. Nonostante spesso ci sia la tentazione di correre in strada, bisogna stare molto attenti. Si rischia di farsi male, di far male a qualcuno, e di ricevere una sanzione che arrivi addirittura a 20.000 euro.

Esistono sanzioni così alte da spaventare qualsiasi automobilista. Sono previste per casi estremamente gravi, che possono mettere a repentaglio la vita sia di chi infrange la regola sia di chi si trova per strada in quel momento. Bisogna quindi stare molto attenti ai propri comportamenti, se non si vuole rischiare una sanzione pari a circa un anno di stipendio.

La sensazione di avere la strada tutta per sé e di poter spingere il proprio veicolo ai limiti è sicuramente intrigante, ma bisogna tener conto che la strada viene condivisa con altre persone. Correre a più non posso in strada è pericoloso, e per questo non è ben visto dalle autorità. Normalmente si rischia “solo” una multa per eccesso di velocità, ma ci sono dei casi speciali a cui stare attenti.

Esistono, fortunatamente, delle zone apposite in cui è possibile correre e gareggiare, ovviamente rispettando certe regole. Si tratta di circuiti appositi, presenti in giro per l’Italia, ai quali è possibile appoggiarsi nel caso in cui si voglia spingere il proprio veicolo al limite.

Ciò che è assolutamente vietato invece è gareggiare in città. Nelle strade, infatti, vige un divieto assoluto di gara, tranne in alcuni casi previsti dalla legge, che prevedono comunque una serie di autorizzazioni specifiche oltre che, ovviamente, l’intervento delle forze dell’ordine per chiudere il passaggio.

Cosa rischia chi gareggia?

Gareggiare in strada può portare a delle multe pesantissime. Secondo l’articolo 9-ter del codice della strada “chiunque gareggia in velocità con veicoli a motore – fatta eccezione ovviamente per i casi previsti dalla legge – è punito con la reclusione da sei mesi a un anno e con la multa da euro 5.000 a euro 20.000”.

Se dallo svolgimento della competizione deriva poi la morte di una o più persone, si applica la pena della reclusione da sei a dieci anni; se ne deriva una lesione personale la pena è della reclusione da due a cinque anni. Si procede ovviamente anche alla sospensione della patente da uno a tre anni, o alla revoca nei casi più gravi.

I rischi sono quindi piuttosto alti. Si tratta di sanzioni che possono rovinare la vita di chi le riceve, per cui è sempre meglio tenersi lontani da certi comportamenti a rischio.