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Bollo auto, la spesa scende a zero con questi veicoli: addio alla fastidiosa tassa

Bollo autoIl bollo auto è una di quelle tasse molto discusse e spesso considerata anacronistica. Anche detta tassa di possesso del veicolo, si paga sempre e comunque, come dice la parola stessa, per la semplice proprietà del veicolo. E questo vale per auto, furgoni, quadricicli, motocicli da 50cc in su.  Ma non sempre si paga. Ci sono infatti veicoli esenti per varie ragioni e natura. Vediamo insieme i casi.

Il bollo auto  in Italia va pagato entro i 30 giorni in cui si acquista un nuovo veicolo. Non fa però fede solamente il mese di acquisto, infatti si può pagare il bollo auto anche entro il mese successivo all’immatricolazione. Più nel dettaglio, quando l’immatricolazione del veicolo è stata registrata negli ultimi 10 giorni del mese. Si tratta di una tassa regionale ed è tutta italiana. Ma come funziona in altri Paesi? Negli Stati Uniti per fare un esempio non esiste, ed ecco perché alcune persone possiedono decine di auto: basta non farle circolare e non c’è alcuna spesa, e si può scegliere all’occorrenza quale utilizzare. Infatti lì si può spostare la targa da un veicolo all’altro.

In Italia ci sono diverse esenzioni per il bollo. Ci sono due categorie principali in Italia che non prevedono il pagamento della tassa di possesso del veicolo.

Pur trattandosi di una tassa regionale, c’è infatti una legge di valenza nazionale che regolamenta l’esonero dal pagamento del bollo. Il primo caso in cui è prevista l’esenzione è per i titolari della Legge 104.

Il bollo auto rientra infatti nei casi di esenzione per i disabili, ma solo in alcune circostanze. Vi rientrano senz’altro i portatori di inabilità psichiatriche che siano titolari d’indennità d’accompagnamento. Il veicolo deputato al loro trasporto può essere quindi esentato dal pagamento del bollo, pure se non di loro proprietà, e pure se non possono, per varie ragioni, guidare il proprio veicolo di cui sono legittimi proprietari. Ovviamente va applicato un tagliandino e bisogna portare sempre i documenti previsti dal CdS.

Il secondo caso di esenzione dal pagamento del bollo riguarda il veicolo stesso. In questa grande categoria possiamo distinguere due grandi ramificazioni: veicoli elettrici non inquinanti e veicoli d’epoca o storici.

Ma come funziona questa normativa in altri Paesi europei?

Dove si paga il bollo in Europa? Ecco come funziona in Francia

In Francia il pagamento del bollo non è previsto per i privati in alcuni casi, ovvero solamente se la vettura produce più di 190 g/km di CO2. Questo fatto fa sì che il bollo diventi automaticamente una tassa esclusiva per veicoli inquinanti, e funge anche da incentivo per l’acquisto di veicoli green. In pratica, se non vuoi pagare 160 euro l’anno (è questa la quota fissa da pagare) compra un veicolo meno inquinante e fai un favore alle tue tasche e all’intero ecosistema.

Bollo auto in Francia

Per farci un’idea dell’impatto del bollo in Francia, basti pensare che in Italia il fatturato proveniente dai bolli auto è di 6.1 miliardi, una cifra stratosferica. Mentre in Francia è appena di 997.000. Ma ci sono importanti differenze: mentre in Italia lo pagano tutti indistintamente, nel nostro Paese l’importo varia anche in base ai Kw, e non in base all’impatto di CO2.

In Francia la tassa è fissa ma basta cambiare veicolo per non pagare, mentre in Italia al momento non si scappa…