In questi difficili tempi di crisi, in cui i prezzi di benzina e gasolio aumentano e diminuiscono senza preavviso e hanno raggiunto la pericolosa soglia di 2,5 euro al litro solo pochi mesi fa, le persone fanno di tutto per risparmiare.
C’è un motivo per cui gli aumenti del costo della vita sono onnipresenti: le bollette del gas e dell’elettricità raddoppiano nel migliore dei casi, i beni di prima necessità aumentano e gli stipendi non solo ristagnano, ma i licenziamenti nelle aziende nel tentativo di risparmiare sono un rischio sempre presente.
Non sorprende quindi che, per far quadrare i conti, si inventino i trucchi più stravaganti e geniali per risparmiare qualche euro qui e qualche euro là. Certo, il costo di mantenimento di un’auto o di un furgone per chi lavora con i mezzi incide notevolmente sul bilancio, ed è in questi casi che è impossibile evitare di prendere il veicolo e farlo a piedi o con i mezzi di trasporto.
Per molti, il numero 6989 probabilmente non significa nulla. Per il mondo dell’autotrasporto, invece, significa molto: si tratta infatti del cosiddetto “numero magico”, un codice numerico portentoso che fornisce l’accesso a un’agevolazione fiscale per l’acquisto di gasolio utilizzato per le attività di trasporto.
Eh no, non stiamo parlando del gasolio agricolo. Quello è sì un gasolio agevolato e acquistabile a prezzo ridotto a quello commerciale, ma è adibito ed esclusivo a macchine agricole e particolari aziende nel settore dell’agricoltura. Se siete interessati alla sua regolamentazione, potete trovare tutti i dettagli qui.
Si tratta piuttosto di un codice, istituito il 9 novembre scorso dall’Agenzia delle Entrate, che in sede di compilazione del modello F24, deve essere utilizzato nella sezione “Erario”, in corrispondenza degli importi indicati nella colonna “Compensazione importi a credito”. In questo modo si potrà ottenere il contributo, sotto forma di credito d’imposta, quantificato nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre del 2022. Questo contributo potrà essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di gasolio utilizzato nei veicoli, che però devono essere necessariamente di categoria Euro V o superiore, al netto dell’Iva e ovviamente accreditato con la fattura di acquisto.
Il beneficio può essere utilizzato esclusivamente in compensazione utilizzando il modello F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate alla quale, sempre per via telematica, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti invia l’elenco delle imprese ammesse al beneficio e l’ammontare del credito concesso, comprese le variazioni e le revoche, anche parziali. Sarà sempre l’Agenzia delle Entrate a verificare che l’importo del credito utilizzato in compensazione non superi quello indicato dal Ministero, nel qual caso il modello F24 potrà essere respinto.
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