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Guida di notte, una distrazione può costare carissima I Se ti trovano così la multa da 168€ è assicurata

Guida al buio: in questo caso si possono e devono usare anche gli abbaglianti.
Guida al buio: in questo caso si possono e devono usare anche gli abbaglianti.
Il Codice della Strada è sempre molto chiaro in merito alle disposizioni per guidare i vari mezzi motorizzati in modo sicuro e consono, che consenta la sicurezza propria e quella di tutti gli altri. Lo stesso è per le omologazioni dei veicoli, visto che ci sono interi articoli e comma dedicati a questo aspetto. Può essere prolisso, ma sicuramente non chiaro. Di notte, ci sono varie regole da rispettare, che ovviamente sono diverse da quelle diurne.

Per fare un esempio, i semafori vengono staccati a una certa ora nella notte, quindi cambiano le regole agli incroci che normalmente vengono gestiti da essi. Niente più Rosso, arancione e verde, ma un arancione lampeggiante che indica che il semaforo è staccato ma che bisogna ugualmente prestare attenzione e agire secondo le regole della precedenza.

Guida di notte. Le regole di illuminazione

Parlando di guida di notte, le auto sono dotate di diversi sistemi di illuminazione obbligatori, che sono uguali per tutte le auto. Per quanto riguarda i gruppi di fari anteriori, abbiamo le luci di posizione, le luci anabbaglianti e le luci abbaglianti. I fari fendinebbia sono invece opzionali e non vanno accesi in mai in condizioni normali. I fanali posteriori invece devono avere luci di posizione, luci di stop, almeno un faro per la retromarcia che deve essere bianco e almeno un retronebbia.

Le luci di posizione possono essere utilizzate in città, dove le strade normalmente sono illuminate e non c’è ulteriore bisogno di luce che potrebbe contribuire all’inquinamento luminoso. I fari anabbaglianti invece sono obbligatori in autostrada e nelle strade extraurbane, mentre i fari abbaglianti possono essere utilizzati solo nelle strade molto buie, in autostrada e nelle strade extraurbane, a patto di non accenderli incrociando altri veicoli.

Ma non finiscono qui le regole. In pochi sanno che i fari anabbaglianti sono obbligatori anche in strade urbane dove c’è scarsa illuminazione. Può capitare che i lampioni in alcune strade siano insufficienti, non funzionanti o addirittura che vengano lasciati spenti di proposito, specialmente con i costi dell’energia che sono schizzati alle stelle. Non è raro che le amministrazioni comunali cerchino in qualche modo di far quadrare i conti.

Fari spenti o accesi in modo improprio: cosa si rischia

Come dicevamo in apertura, il Codice della Strada regolamenta ogni aspetto della guida e anche quello della guida notturna. Le luci anabbaglianti devono stare sempre accese mezz’ora prima e mezz’ora dopo il tramonto, ma anche in caso di nebbia, forte pioggia e neve, ma anche in caso di scarsa visibilità e nelle gallerie. Devono essere sempre accese anche nelle strade extraurbane e in autostrade. Chi non rispetta tali regole rischia una sanzione da 41 a 168 euro e la decurtazione di 2 punti in caso di luci spente o non funzionanti.

Gli abbaglianti sono invece luci più potenti che vanno sempre usati in caso di illuminazione assente o buio totale a patto di non incrociare con il loro raggio abbagliante e profondo altri automobilisti. Chi viene sorpreso al loro utilizzo improprio, rischia una multa che va  da un minimo di 84 euro a una cifra massima di 335 euro, a cui si aggiunge la sanzione amministrativa accessoria della decurtazione di tre punti.

Infine, quando si sosta in zone scarsamente illuminate o buie, bisogna accendere le luci di posizione o le luci di parcheggio. Se non viene fatto, si rischia una multa che va anche in questo caso da 41 a 168 euro. Insomma, le regole sono chiare anche se prolisse in merito, ma basta usare un po’ di buon senso ed è semplice capire quali luci utilizzare e quando.