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Targhe, con la nuova stretta a tantissimi arriverà la multa senza saperlo I Ecco la lista ufficiale

veicoli con targa a norma – solomotori.it

Massima attenzione alle nuove strette in materia di targhe perché in molti stanno rischiando grosso: ecco i veicoli più soggetti a contravvenzioni e conseguenze in tal senso.

Nuove direttive sulle targhe in arrivo, e occorre conoscere tutte le novità perché in tempi così difficili il rischio di incappare in sanzioni oltremodo impattanti è elevato. In particolare esiste una categoria di automobilisti che verrà coinvolta in questa situazione.

Chi infatti possiede un veicolo con targa estera deve rifarsi a precise normative e restrizioni: nonostante le falle del leasing e del comodato d’uso all’estero, come sottolineato dalla Corte Europea, aiuterebbero ad evadere le leggi in tal senso, le norme sono state strette ulteriormente dal 2021.

Ancora parecchi però i dubbi a riguardo specie circa le RC auto: in caso di incidente si rischia davvero di brancolare nel buio qualora vi sia di mezzo un veicolo con targa estera. Un fenomeno, quello di immatricolare fuori Italia il mezzo, esploso nel 2011, quando Monti inasprì le prime immatricolazioni al PRA.

La corsa al risparmio ha prodotto un esodo di targhe non indifferente, portando all’inevitabile stretta: già nel 2018 l’articolo 93 del Dl 113 vieta ai residenti da più di 60 giorni di circolare con auto riportanti targa estera. Ora, sono state introdotte novità in materia con il 93-bis, e le sanzioni sono alquanto pesanti.

Targhe estere: ecco cosa si rischia oggi

Nell’articolo 93-bis, aggiornato nel 2021, vengono inclusi come penalmente perseguibili e punibili oltre ai veicoli anche i rimorchi con targa estera. Rimodulate le esenzioni e allargata la forbice di sopportazione, soprattutto per i residenti nel Paese che circolano con targhe immatricolate fuori.

veicolo con targa estera – solomotori.it

Essi, rispetto ai precedenti 60 g, hanno un mese in più: infatti i residenti possono girare con targa estera per 3 mesi dal giorno in cui è stata loro concessa residenza italiana. Un mese in più, ma occhio al guidatore: non fa alcuna differenza, perché anche se chi viene fermato è effettivamente residente all’estero, a rispondere sarà sempre e comunque il proprietario del mezzo.

Necessario dunque avere a bordo un preciso documento con data certa, sottoscritto dal proprietario del mezzo, riportante durata e disponibilità della vettura in questione. Tale carta era necessaria solo per il leasing, ora per circolare. I dati verranno registrati e conservati dal PRA e per chi ne fosse sprovvisto a un controllo dovrà fare immediatamente la carta richiesta. Le sanzioni, inoltre, sono di 711 euro a cui si va ad aggiungere la confisca del mezzo se non si immatricola nel Bel Paese entro 180 giorni dal controllo.