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Ibride allo sbando, la soluzione non c’è: arriva il test che le distrugge

Auto ibride, dati delle emissioni messi in discussione: ecco da chi
Auto ibride, dati delle emissioni messi in discussione: ecco da chi

Una serie di prove in Austria smontano alcune tesi riguardanti le emissioni delle auto ibride: ecco tutti i dettagli

Sapete cos’è la Federazione Europea per i trasporti e l’ambiente? Si tratta di un’organizzazione non governativa che lavora da oltre 30 anni per il rispetto dell’ambiente, che valorizza i trasporti eco-sostenibili in Europa e che ha contribuito tra l’altro al “dieselgate”, ovvero alla diffusione dei dati inquinanti relativi soprattutto alla mobilità stradale.

La stessa “European Federation for Transport & Environment” ha commissionato all’università di Graz in Austria alcune ricerche riguardanti le emissioni delle nuove auto ibride. I risultati hanno portato ad una secca conclusione: “Non è quella la soluzione“. In sostanza ci sarebbe  una netta discrepanza tra i dati delle emissioni dichiarati dalle case automobilistiche e quelli reali.

Queste diversità di dati emergerebbero anche dal confronto tra le emissioni nel ciclo Wltp (quello più rappresentativo di un normale corso di marcia di un automobile ed utile ad omologare i consumi, si basa su dati prelevati in 30 minuti) e quelli rilevati da terze parti su strada in un uso qualsiasi quotidiano.

Ibride in discussione, Transport  & Environment ne è certo

Nuove prove in Austria vanno a sostegno delle tesi dell’organizzazione non governativa europea e sono avvenuti su strade aperte al pubblico e con tre modelli di auto diverse: una Bmw Serie 3, una Peugeot 308 e una Renault Mègane. Ebbene, Transport & Environment ha rilevato emissioni superiori di tre volte rispetto alle emissioni dichiarate a seguito del ciclo Wltp. Il dato incredibile in realtà è un altro…

La tesi di Transport & Environment: "Le auto ibride non sono la soluzione".
La tesi di Transport & Environment: “Le auto ibride non sono la soluzione”.

Con la batteria scarica, infatti, le emissioni di questi tre diversi veicoli sono risultate superiori di sette volte. Sono dati che possono stupire solo parzialmente, però, in quanto è abbastanza ovvio che in quella situazione sia il motore a spingere di più e non la piattaforma elettrica. Lo strumento di rilevazione utilizzato è stato il Pems, che ha analizzato quattro situazioni: l’ibrida, la 100% elettrica, la batteria ricaricata dal propulsore e la battery-hold (per preservare il livello di carica degli accumulatori).

Se la 308 e la Mègane hanno evidenziato un’emissione di 33.50 g/km di Co2 contro i 27.30 omologati, la Bmw serie 3 con batteria scarica ha raggiunto addirittura i 204 g/km di Co2 contro i 36 omologati. Questi dati portano ancora una volta riflessioni sui veri livelli di inquinamento con i quali dovremo avere a che fare nel futuro. E raccomandano di tenere sempre sotto controllo le batterie nelle plug-in…Viaggiare con l’accumulatore scarico non porta assolutamente efficienza!