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Nuova legge, scatta il divieto sull’aria condizionata: non puoi più accenderla

Divieto di sosta e fermata – solomotori.it

Un divieto di sosta e un divieto di fermata sono due concetti molto distinti nel Codice della Strada italiano.

Il divieto di sosta indica una restrizione che vieta la sosta dei veicoli in una determinata zona o tratto di strada, e viene segnalato da un’apposita segnaletica verticale (il segnale di divieto di sosta). In altre parole, la sosta è del tutto vietata nella zona interessata dal segnale, ma consente la sosta temporanea per il solo tempo necessario per salire o scendere dal veicolo o per effettuare brevi operazioni di carico/scarico, sempreché ciò non ostacoli il traffico.

Il divieto di fermata, invece, impedisce ai veicoli di fermarsi in un determinato tratto di strada, anche il divieto di fermata viene indicato da un segnale verticale di divieto di fermata.

In sintesi, la differenza tra divieto di sosta e di fermata sta nell’azione che è permessa o vietata: nel primo caso è consentita la sosta breve per specifiche finalità, mentre nel secondo caso non è possibile nemmeno fermarsi per brevi periodi.

È importante rispettare le regole di divieto di sosta e di fermata per evitare sanzioni e garantire la sicurezza del traffico stradale. Inoltre, è importante essere consapevoli della differenza tra i due concetti per evitare di commettere infrazioni involontarie.

Sei in sosta con motore acceso in una zona permessa e pensi di essere al sicuro da sanzioni? Non è sempre così!

Esistono delle sanzioni legate alla violazione del codice della strada che in pochi conoscono, o meglio le norme sono state introdotte probabilmente da vario tempo, ma negli ultimi anni c’è stato un inasprimento della vigilanza su certi comportamenti degli automobilisti.

Multa per aria condizionata accesa – solomotori.it

Il caso emblematico è sicuramente la sanzione che ultimamente va per la maggiore, ossia la multa per utilizzo dell’aria condizionata dell’auto se questa non è in marcia. Tale norma era già stata introdotta nel 2007, aggiornata nel 2010, ulteriormente rivista nel 2014 e nel 2022 andando a modificare le tariffe delle sanzioni. Ciò che si cerca di punire con questa norma è un utilizzo scorretto dell’auto provocando maggiori emissioni e quindi inquinamento.

Dobbiamo quindi cercare di entrare nello specifico della regola in modo tale da capirne le sfumature e per evitare spiacevoli sorprese. La multa infatti è prevista solo nel caso in cui l’auto sia parcheggiata o in sosta. La normativa fa quindi leva sul concetto di sosta che abbiamo cercato di espandere nei paragrafi precedenti: per sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente.

Ovviamente la tipologia di sosta appena descritta non va confusa con l’arresto o interruzione della marcia dovute al traffico stradale e la fermata ossia la temporanea sospensione della marcia per esigenze di breve durata.
Le sanzioni a cui si può incorrere se non si rispetta tale norma, variano tra i 223 e i 444 euro. Potrebbe essere davvero seccante!