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84€ e 2 punti sulla patente: non farlo mai quando parcheggi

Strisce parcheggio gialle e blu – Solomotori.it

Ignorare il colore delle strisce del parcheggio può costare caro, ecco dove non posteggiare per evitare sanzioni

Le strisce che delimitano i posti auto sono state pensate con l’obiettivo di garantire un utilizzo corretto degli spazi destinati al parcheggio. Come è già noto, si presentano in varie colorazioni, ciascuna con un significato specifico che mette in allerta gli automobilisti sul genere di utilizzo del parcheggio. Sono 5 le principali tipologie di strisce colorate: bianche, blu, gialle, rosse e verdi. Diamo un occhio alla normativa che disciplina il loro uso e analizziamo quali sono le conseguenze nel caso non si rispettino le prescrizioni.

L’articolo 40 del Codice della Strada stabilisce in primo luogo che il parcheggio deve essere effettuato all’interno delle strisce che delimitano il posto auto in modo da non intralciare il traffico o i pedoni. Ma cosa specifica la normativa per quanto riguarda i colori delle strisce dedicate al parcheggio?

Iniziamo da quelle bianche. Sono le più ricercate da ogni automobilista perché, come tutti sanno, indicano una zona in cui è consentito parcheggiare liberamente, sempre a condizione che l’auto non intralci le altre e che non vi sia una segnaletica verticale ad indicare l’obbligo di un parcheggio temporaneo. In questo caso è consentito parcheggiare segnalando sul “disco” l’orario di arrivo e rispettando il tempo massimo consentito indicato sul cartello.

Strisce blu, gialle e rosse

Quando ci si imbatte in una zona delimitata da strisce blu significa che siamo in un’area di parcheggio a pagamento. In questo caso, prima di lasciare incustodito il veicolo è necessario individuare il totem del parcometro automatico più vicino, fissare un orario entro il quale fare ritorno, acquistare ed esporre il ticket sul cruscotto.

Le strisce gialle devono far risuonare un primo campanello d’allarme. Di solito indicano un’area in cui la sosta è consentita solo a veicoli autorizzati, ai disabili, alle forze dell’ordine o ai servizi pubblici. In questo caso, il divieto di sosta è da considerarsi valido in qualsiasi momento. Le strisce rosse delimitano invece un’area di sosta dedicata esclusivamente ai residenti della zona in possesso del contrassegno. Anche in questo caso la sosta è vietata e la violazione può comportare l’applicazione di una multa elevata.

Strisce blu, parcheggio a pagamento – Solomotori.it

Le sanzioni previste

Se siete proprietari di un’auto elettrica o ibrida plug-in, allora le strisce verdi saranno riservate al vostro veicolo sostenibile. I parcheggi delimitati da questo colore sono anche dotati di colonnine per ricaricare le batterie. Infine le strisce rosa. Sono state introdotte di recente e riservate esclusivamente a donne in gravidanza o genitori (di entrambi i sessi) di bambini fino a 2 anni di età.

Non sottovalutate mai i colori delle strisce di un parcheggio. Se interpretate male il loro significato o le ignorate completamente, rischiate sanzioni salate. Ad esempio, parcheggiare sulle strisce blu senza pagare il ticket può costarvi 41 euro, lo stesso anche se parcheggiate sulle strisce bianche vincolate a un limite temporale senza rispettarlo. Ma il prezzo più alto lo pagherete per parcheggiare sulle strisce riservate alle categorie speciali, quelle gialle, perché in quel caso vi assicurate una multa di 84 euro e la decurtazione di due punti dalla patente