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Esami patente, non servono più per prenderla: da oggi la prendi così

Conseguimento patente della moto – solomotori.it

La patente della moto non è solo un documento di riconoscimento ufficiale, ma è anche una dimostrazione della propria competenza nella guida di un veicolo a due ruote. Grazie alla patente, infatti, si ha la possibilità di guidare una moto in tutta sicurezza, rispettando le norme del codice della strada e riducendo il rischio di incidenti.

Esistono tre tipologie di patente della moto: la patente A1, A2 e A (detta anche A3). La patente A1 è la più bassa delle tre e consente di guidare moto fino a 125 cc con una potenza massima di 11 kW. Per ottenere la patente A1, è necessario avere almeno 16 anni e superare un esame teorico e pratico. Questa patente è ideale per chi vuole iniziare a guidare una moto e acquisire familiarità con la guida.

La patente A2 consente di guidare moto con una potenza massima di 35 kW. Per ottenere la patente A2, è necessario avere almeno 18 anni e aver già ottenuto la patente A1 o superare un esame teorico e pratico. Questa patente è ideale per chi vuole guidare moto più potenti ma non ancora le moto più grandi e potenti che richiedono la patente A3.

La patente A3 consente di guidare moto di qualsiasi potenza. Per ottenere la patente A3, è necessario avere almeno 24 anni oppure 20 ma aver detenuto la patente A2 per almeno 2 anni. Anche in questo caso è necessario superare un esame teorico e pratico. Questa patente è ideale per chi vuole guidare moto grandi e potenti, ma richiede una certa esperienza di guida e una maggiore responsabilità.

Sarà possibile a breve ottenere la patente A2 e A3 solamente attraverso un corso di formazione?

In teoria si, infatti la legge 108 del Decreto  infrastrutture bis, introduce un piccolo aggiornamento dell’articolo 123 del codice della strada nel quale si evidenzia che chiunque sia in possesso di una patente di tipo A1 e A2 possa effettuare un non ben specificato (al momento) corso di formazione che andrebbe a sostituire l’esame pratico per il conseguimento della patente di categoria superiore.

Esame pratico, patente moto – solomotori.it

Teniamo presente che attualmente, per effettuare il salto di categoria, è necessario sostenere nuovamente l’esame pratico con la moto di cilindrata superiore e che anche i possessori della patente B delle auto, sono  dispensati dal superamento dell’esame teorico.

Il vantaggio di questa nuova norma è sicuramente burocratico venendo meno tutta la trafila della richiesta del foglio rosa, ma anche economico in quanto non sarà più necessario il pagamento di ore di guida e dell’esame pratico. C’è da stabilire però  quali siano i termini effettivi di questo corso di formazione: al momento le informazioni sono veramente scarne, anche se rumors sembrano indicare che il numero minimo di ore da affrontare sarà 7.

Inoltre potranno avvalersi del nuovo regolamento coloro che vogliono passare dalla patente A1 alla A2 e dalla A2 alla A3 ma che abbiano almeno 2 anni di esperienza alla guida di una moto nella categoria di partenza. Il corso non sarà imposto: coloro che vogliono comunque sottoporsi ad un esame vecchio stampo avrà tutto il diritto di  procedere con le regole attuali. Per quanto riguarda l’iter di approvazione di questa nuova norma, siamo ancora in attesa ma fiduciosi di avere grosse novità entro un paio di mesi!