Il problema dei parcheggi dei veicoli nelle nostre città diventa di giorno in giorno più complicato: ma adesso, si rischia un vero caos oltre che sanzioni assurde perfino sulle strisce bianche. Per chi? E in quali casi? Scopriamolo.
In tutti questi anni siamo stati abituati a considerare l’importanza della grande differenza che passa tra i parcheggi contraddistinti da strisce bianche e blu, con la specifica che in quelle bianche non bisogna pagare alcun ticket.
Di conseguenza, collocare la macchina in questo spazio non porta alcun rischio di multa, anche in assenza – ovvia – del tagliando di pagamento. Ma è davvero così? In realtà arriva una regola molto più stringente. Per chi?
In realtà si tratta di un provvedimento il cui principale intento è quello di mettere un pò di chiarezza ad un vero e proprio fenomeno caotico di disordine per ciò che sono i parcheggi nelle nostre città e, in particolare in merito ad alcuni veicoli.
Stiamo parlando, in effetti, non delle auto tradizionali che, ovviamente, possono sostare in tutta tranquillità dentro le strisce bianche gratuite, laddove si trovassero libere. Ma si tratta di quei casi in cui a parcheggiare sono le famose mini car.
Per mini car si intende tutte quelle microvetture che, per dimensioni e per libertà di guida anche senza particolari licenze, sono molto popolari tra i giovani e tra coloro i quali amano la facilità di spostarsi e parcheggiare liberamente.
Liberamente, sì, ma fino a un certo punto. Perchè come si evince dai fatti, la micro car non è di certo una moto, né un motorino e neppure uno scooter. Ed è di questo che sostanzialmente si tratta. Di questo specifico caso.
Ovvero di quello in cui moltissime persone si trovano a lasciare le micro car nello spazio di sosta che però è riservato a tutti i mezzi a due ruote. Il solo fatto che siano piccole di dimensioni e che ci entrano non autorizza a usare quei posti.
A dirlo è stata la Cassazione che ha sollevato la questione emettendo una multa da cento euro di cui si è parlato molto per uno dei primissimi casi in questione. Come è andata a finire la questione?
In pratica la sanzione è stata considerate legittima e anche a distanza di anni, dopo i ricorsi di rito, il Tribunale di Roma ha confermato la sentenza del precedente giudice di pace dal momento che vi era la segnaletica specifica.
In sostanza la regola è questa: in presenza di segnali che stabiliscono come dei posti con le strisce bianche siano indicati come specifici per i mezzi a due ruote, un veicolo, anche se piccolo, non può certo parcheggiare lì.
In sostanza, la multa va pagata e non si può contestare.
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