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Autostrade, cambia il limite di velocità: non fatevi fregare

Limite dei 150 km/h in autostrada, aperto un tavolo di confronto – solomotori.it

Grande fermento per la posizione del Ministero dei Trasporti a favore del nuovo limite in autostrada, la nuova legge divide

Le autostrade italiane sono pronte a una grande rivoluzione. In verità non si tratta di una novità che cade come un fulmine a ciel sereno, perché era da tempo nell’aria. Perlomeno da un ventennio, ma era stata poi accantonata per dare spazio ad altre priorità.

Eppure si tratta di una delle poche riforme del Codice della Strada che una volta tanto metterebbe d’accordo un po’ tutti gli automobilisti. Sicuramente quelli che per lavoro o per viaggio sono assidui frequentatori della rete autostradale.

Chi è abituato a percorrere lunghi tragitti in autostrada conosce perfettamente i rischi legati agli eccessi di velocità e nei suoi spostamenti ne avrà viste sicuramente di tutti i colori. È pur vero però che molte tratte presentano le condizioni ideali per viaggiare in tutta sicurezza, anche superando i 130 km/h.

Il limite dei 150 km/h, una lunga storia

È da tempo che si parla di questo tema, ma la questione è più spinosa di quel sembra. Nonostante ciò, questa volta il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha promesso di fare sul serio ed è deciso a resuscitare quella proposta di legge di innalzare il limite di velocità che già l’allora ministro Lunardi aveva abbozzato nel 2003 con la sua grande riforma del Codice della Strada che prevedeva l’introduzione della patente a punti.

Salvini ha più volte annunciato l’intenzione di cambiare le carte in tavola e presentare una legge che innalzi il limite di velocità in autostrada a 150 km/h, prendendo spunto dal modello delle Autobahn tedesche, dove addirittura sono aboliti i limiti a meno che non siano segnalate delle eccezioni in vigore solo su alcune tratte. Se passasse la proposta di Salvini, il limite dei 150 km/h non acquisirebbe di default lo status di normativa per stabilire la velocità massima su tutta la rete autostradale, ma verrebbe applicato laddove le condizioni di sicurezza lo permettano, come la presenza delle tre corsie, l’intensità del traffico e un clima favorevole.

Una tratta della Autobahn in Germania – solomotori.it

Vorrei ma non posso…

Quello che in pochi sanno è che in realtà questo limite sarebbe già applicabile se solo le società che gestiscono le autostrade si fossero volute sbilanciare e lo avessero adottato sulle tratte meno pericolose. La riforma del ministro Lunardi infatti già prevedeva questa possibilità, ma poi tra la paura di assumersi la responsabilità qualora il tasso di incidenti fosse aumentato e lo spauracchio di minori ingressi finanziari, nessuno lo ha mai abilitato.

Grazie al basso tasso di incidentalità che si è registrato sulle autostrade in questi anni Salvini ha voluto rispolverare la proposta e lo ha ribadito ultimamente in occasione di un’intervista alla radio sottolineando che le cose stanno cambiando e che si danno tutti i presupposti per applicare anche in Italia le logiche basate sul modello tedesco. Rimane pur sempre aperta la questione legata alla sostenibilità ambientale, con l’Europa che chiede lo sforzo congiunto degli stati membri alla riduzione delle emissioni e pressioni sempre maggiori a intervenire sulla mobilità privata.