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Autovelox sonoro, arriva la nuova stangata per gli automobilisti: non scappa nessuno

sperimentazione-autovelox-sonoro-solomotori.it
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Un dispositivo in grado di misurare i decibel emessi da un veicolo. Dalla Francia arriva l’autorumox contro i rumori molesti. Per gli automobilisti che amano far rombare il loro motore nelle strade cittadine senza alcun valido motivo la multa non lascia scampo

In qualche nazione europea come la Francia, l’autorumors, lo strumento in grado di rilevare l’intensità sonora, è in fase di sperimentazione da diverso tempo, mentre nel nostro Paese ancora non ce n’è traccia. Eppure sono tanti i comportamenti degli italiani al volante che possono produrre fastidiosi rumori.

A cominciare dall’utilizzo smodato del clacson specialmente nei centri abitati. Poi ci sono quelli che non rinunciano a diffondere musica a tutto volume nelle casse del proprio autoradio, fino a quelli definiti “alfisti” ovvero quegli automobilisti che fanno parte della schiera di appassionati che amano far rombare il loro motore nelle strade cittadine.

A differenza del tradizionale autovelox, il nuovo strumento non registra quindi la velocità del veicolo ma il rumore emesso dal mezzo. Di conseguenza se il rumore supera i parametri, il conducente sarà multato per inquinamento acustico.

La sperimentazione inizierà a Parigi, con l’amministrazione locale che ha deciso di dichiarare guerra ai rumori molesti. Questo dimostra quanto il tema dell’inquinamento acustico sia particolarmente sentito tra i cugini transalpini.

I sensi acuti dell’Autovelox del suono

Il funzionamento dell’autovelox del rumore è simile a quello degli autovelox tradizionali. Quando passa un veicolo, il dispositivo registra in un computer una scia acustica. Oltre ai sensori sonori, il dispositivo registra anche un rilievo fotografico associato alla targa del mezzo. Una volta individuata l’auto o la moto che emette un rumore superiore al consentito, la multa scatta in automatico.

inquinamento-acustico-solomotori.it
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In caso di violazione dei limiti acustici consentiti il conducente sarà multato da un minimo di 42 euro fino a un massimo di 173 euro per inquinamento acustico, ridotta a 90 euro se si paga entro 15 giorni. Ricordiamo che l’articolo 155 del Codice della strada prevede che si evitino rumori molesti emessi sia dal modo di guidare i veicoli, in particolare quelli a motore, sia dal carico trasportato.

La sperimentazione, in quel di Parigi, non si fermerà alle zone di traffico ma sarà ampliata anche a cantieri, zone di movida e aeroporti. Lo scopo, infatti, è quello di scovare tutti quegli ambienti che con i loro suoni possono disturbare il vicinato. Se gli autovelox del suono si riveleranno davvero così utili, è facile immaginare una loro esportazione nel resto del mondo.