"Patente ritirata a vita": ecco l'ergastolo della patente

I cittadini che guidano un veicolo, nel nostro Paese, vivono una costante ansia, a fronte delle possibili infrazioni del Codice stradale: non solo la multa in denaro, ma il famigerato ritiro della patente. E ora le cose possono peggiorare.

Chiunque guidi un veicolo, nel prossimo periodo, potrebbe correre ancora più rischi relativi a quello che alcuni, non senza un’iperbole che è però non troppo lontana dalla realtà, hanno definito quasi una specie di ergastolo della patente.

Si sta parlando, come abbiamo accennato poco sopra, del tema annoso e preoccupante del ritiro della patente: un rischio a cui si espongono gli automobilisti in diversi casi anche molto diversi tra di loro, una volta che si è in strada.

Le infrazioni per cui si può rischiare il ritiro della patente adesso però potrebbero essere aggravate in base a quelle che sono le possibili modifiche del Codice della Strada, con novità a tutti i livelli, sia per le sanzioni che, appunto, per i ritiri stessi.

In sostanza, le norme dovrebbero diventare più dure, più restrittive, e la scelta di fondo pare esser quella di una stretta che ha un chiaro intento: rendere molto più sicura la viabilità stradale. Ma cosa può avvenire?

Ritiro patente, cosa potrebbe cambiare davvero?

Il più grande rischio che gli automobilisti potrebbero correre è quello che viene indicato come ritiro a vita del titolo di guida. Ma in che modo questo potrebbe accadere? Andiamo a vederci meglio su questo aspetto.

La volontà di nuove regole restrittive, che ha indicato ad esempio più volte la nuova maggioranza potrebbe rendere sul serio rigorosissime le norme in ottica ritiro patente. Si parte dal possibile rinnovamento del Codice della Strada.

Se arrivasse la riforma entro l’estate del 2024, come dichiarato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ci sarebbero tante riforme molto specifiche e, tra queste, l’inasprimento di alcune sanzioni.

Interventi su autovelox, su limiti di velocità, certo: ma soprattutto, su infrazioni gravissime del Codice e sulla revisione dei veicoli, oltre agli iter per il recupero della patente a punti.

La patente persa per sempre? Ecco cosa può accadere

La stretta a cui mira l’attuale governo partono dal concetto che non ci si può permettere un numero di morti stradali così alto come quello di questi ultimi anni. Dunque, da qui nasce la idea di dare ‘l’ergastolo‘ alla licenza. Ovvero?

Il ritiro sarebbe a vita per quelle infrazioni così gravemente pericolose e lesive da non poter prevedere un ritorno alla guida nel tempo del soggetto colpevole. A questo si unisce il processo per recuperare i punti della patente.

Oggi a molti questo non spaventa, per cui il governo pensa di rendere il procedimento per riottenerli molto più rigoroso e dilazionato nel tempo.