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Autista Uber non consegna la droga: quello che ha fatto il cliente è incredibile

Un taxi Uber – solomotori.it

Ne succedono di tutti i colori a chi lavora per strada, ma questa va oltre l’immaginazione, autista sconvolto, Uber perde credibilità

Le storie surreali ogni tanto succedono, ma quando ad essere protagonisti sono un pusher e un autista di Uber la vicenda si trasforma in una scena degna di un film come “Taxi driver”.

Le cose non sono andate come si aspettava un insolito cliente che forse non era ben a conoscenza di come funziona il servizio offerto dagli autisti di Uber. Come tutti ha prenotato la sua corsa dalla app ed è rimasto in attesa dell’auto che lo avrebbe portato a destinazione.

L’autista da parte sua credeva che quella sarebbe stata una corsa come le altre, con un cliente raccolto come tanti in giro per la città e un noioso percorso metropolitano nel traffico dell’ora di punta. Ma non sapeva quello che sarebbe successo, perché una volta arrivato dal cliente questo ha subito avanzato una richiesta piuttosto insolita.

Un pacco sorpresa

Sicuramente chi si occupa di prestare un servizio di autista o tassista ne avrà già viste di cotte e di crude durante i suoi turni di lavoro, e il suo sesto senso per situazioni di rischio fa scattare immediatamente un allarme quando le cose sembrano solo all’apparenza normali. L’autista ha iniziato ad insospettirsi quando il cliente senza nemmeno salire gli ha consegnato un pacco chiedendo di consegnarlo.

Il cliente ha lasciato sull’auto un sacchetto chiuso con del nastro adesivo nero dicendo che si trattava di dentrificio da consegnare all’indirizzo indicato. Perché mai si dovrebbe utilizzare un servizio Uber per consegnare del dentifricio? L’autista si è subito insospettito e ha consegnato il pacco alla Polizia. Una volta aperto si è scoperto che il contenuto non era dentifricio ma un quantitativo importante di metanfetamina, una droga sintetica con effetti stimolanti che sta dilagando soprattutto negli Stati Uniti e in Australia.

Metanfetamina – solomotori.it

Recensione negativa per “non aver consegnato la droga”

La vicenda è accaduta proprio a Sydney, dove grazie al fiuto di Jess (l’autista Uber), la droga è stata sequestrata e tolta dalla strada. Quello che il povero Jess proprio non si aspettava era che il suo cliente, insoddisfatto del lavoro non portato a termine, avesse poi la sfacciataggine di valutare il servizio con una recensione negativa a una stella.

Con grande stupore Jess ha scoperto che Uber inizialmente si è rifiutata persino di eliminare la cattiva recensione per politiche aziendali. La vicenda rocambolesca ha avuto un’eco talmente forte sul web che l’azienda, dopo la figuraccia, ha dovuto fare marcia indietro di fronte al tam tam generato dalla notizia, cancellando la recensione negativa e risarcendo il viaggio all’autista. “Abbiamo informato Jess che la valutazione a una stella sarebbe stata rimossa e che gli sarebbe stata rimborsata l’intera tariffa”, ha spiegato in una nota Uber. Una lezione che l’azienda ha imparato a sue spese, e che ci ricorda quanto sia cruciale per un’impresa riporre piena fiducia nei suoi lavoratori per non perdere credibilità.