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Monopattini, divieto dietro l’angolo: il motivo è proprio questo 

Monopattini in centro a Roma, piazza Venezia – solomotori.it

In Italia siamo vicini al punto di non ritorno. Forse le nuove misure per regolamentare il fenomeno non saranno sufficienti 

Dalla loro introduzione come mezzi di mobilità leggera alternativi alle biciclette, i monopattini elettrici sembrano aver rubato la scena nelle grandi aree metropolitane italiane. Sono stati da subito accolti con grande entusiasmo dai cittadini, che hanno potuto sperimentare un nuovo paradigma di trasporto urbano.

Molti teorizzatori della mobilità del futuro hanno idealizzato questi mezzi tanto da promuovere l’uso del monopattino come misura di contrasto al traffico e come soluzione innovativa per abbattere le emissioni.

Tutto vero, almeno in parte, peccato che già dopo non molto tempo dalla loro introduzione i monopattini elettrici hanno svelato il loro lato più oscuro. I centri storici hanno iniziato ad essere presi d’assalto da questi veicoli a due ruote il cui utilizzo è parso totalmente deregolamentato.

Troppi rischi, al via misure per nuove regole

Quando ci si è accorti della grande popolarità guadagnata nel giro di pochi mesi da questo piccolo e leggero mezzo a due ruote, la situazione era già per certi aspetti sfuggita di mano e i centri storici invasi da turisti sui monopattini. Ancora oggi se ne trovano ovunque, buttati a terra, parcheggiati in modo improbabile in mezzo alla strada, utilizzati persino in coppia da giovanissimi che poco o nulla sanno del Codice della Strada.

Questa è stata infatti una delle ragioni che ha spinto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a introdurre nella modifica del codice stradale varie misure volte a contrastare un utilizzo spregiudicato di questo mezzo. Casco obbligatorio fino ai 18 anni, indicatori di direzione, divieto di sosta sui marciapiedi, luci di stop e giubbotto catarifrangente: i nuovi obblighi imposti da Salvini cercano di rispondere al dilagare di morti e feriti a seguito di un utilizzo improprio del mezzo.

Monopattini elettrici gettati a terra per le vie di Parigi – solomotori.it

L’esempio francese

Il giro di vite a cui abbiamo assistito nell’ultimo periodo per cercare di frenare un fenomeno che stava per prendere una piega preoccupante è stato ben più radicale in altri paesi europei. In Francia, ad esempio, il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha indetto lo scorso 2 aprile un referendum in cui i cittadini sono stati chiamati ad esprimersi sulla volontà di mantenere operativo il servizio di noleggio dei monopattini elettrici, al momento affidato a tre società. Il risultato choc è che i parigini hanno preferito farne a meno. Non sono mancate ovviamente le proteste degli operatori, che hanno sottolineato come il loro servizio abbia contribuito ad abbattere gli inquinanti e rispettare l’ambiente.

Il problema è che in Francia, così come in Italia, si è assistito ad un’escalation nel numero di vittime, più che raddoppiate tra il 2019 – quando si sono contati solo 10 incidenti mortali – e il 2021, anno in cui questa cifra è salita a 24. David Belliard, vice responsabile dei trasporti urbani di Anne Hidalgo, ha ribadito come anche a suo modo di vedere i monopattini siano d’intralcio alla circolazione e rappresentino un pericolo per la sicurezza. Parigi bannerà dunque questi mezzi a partire da settembre 2023. Le autorità francesi hanno intanto proposto l’idea di introdurre un sistema di targhe come un modo per regolamentare e controllare meglio l’uso di questi veicoli.