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Semaforo, attaccati questi dispositivi su tutti: servono proprio a questo | Stai attento

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Il semaforo è senza dubbio uno dei dispositivi più utili per la sicurezza stradale e l’ordine sulla viabilità: è spesso temuto, però, da chi guida, specie se accanto ad esso spuntano dispositivi misteriosi. Cosa sono e a che servono? Facciamo chiarezza.

Gli automobilisti, e non solo, spesso vivono con poca pazienza la presenza dei semafori lungo le strade, malgrado la loro utilità sia centrale e indispensabile: spesso, temono anche che, accanto o sopra di essi, vengano installati i famigerati autovelox.

Di recente in alcuni dispositivi di controllo degli incroci, per appunto i semafori, sono stati notati degli apparecchi,installati, che hanno fatto preoccupare e dubitare i cittadini: che tipo di apparecchi sono?

L’attenzione è stata tutta rivolta intorno all’ipotesi che si potesse trattare di un qualche macchinario di monitoraggio dei comportamenti degli utenti, come telecamere o controller di velocità, così da mettere chi guida a rischio di multa.

Come stanno davvero le cose? Che apparecchi sono questi e dove sono stati notati soprattutto? Per capire tutto, dobbiamo ‘recarci’ in modo particolare in una precisa area geografica.

Dispositivi sui semafori: cosa sono e dove sono

Per capire tutto dobbiamo recarci ad Ostia, in provincia di Roma, sulla litoranea della Capitale. Lì sono stati notati degli apparecchi collocati sui semafori. A che cosa servono? Sono autovelox? Sono sistemi di video sorveglianza?

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A dire il vero non si tratta né dell’una e neppure dell’altra cosa. I dispositivi notati ad Ostia, cioè, non servono a controllare la velocità di chi percorre la vita, e nemmeno a sorvegliare e monitorare, tramite targa, il comportamento di chi passa. Dunque?

Sono apparecchi collocati in posizioni strategiche della comunità territoriale laddove il traffico si congestiona in modo esorbitante. E il loro obiettivo è uno soltanto: evitare la creazione di code stradali in eccesso, così da ridurre i tempi di percorrenza e di inquinamento.

In pratica è un sistema salva – code e si trovano, per l’esattezza, per chi conoscesse la zona, tra via Porto Fluviale, Piazzale Appia e via Cristoforo Colombo. Arterie importanti, del quadrante.

Congestione traffico: ecco i dispositivi tecnologici

Questi macchinari in pratica interagiscono con un sistema di mappatura, indicando con segnalazioni opportune delle code o la riduzione di normale percorrenza stradale, di modo da inviare dei codici, al semaforo, facendo scattare il verde, se utile.

Inoltre questo tipo di installazioni sono pensate anche per una maggior tutela ambientale, con la riduzione dei tempi di presenza delle auto incolonnate, di modo da ridurre i gas inquinanti sul territorio.

Perfino dal punto di vista del supporto ai cittadini, questi apparecchi risultano utili perché riducono – facendo scattare il verde – i tempi di incolonnamento di chi magari deve recarsi al lavoro, ha orari scanditi e fissi e può trovarsi in ritardo.