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Tesla, arriva la verità di Elon Musk: entro il 2030 succede questo 

Elon Musk – solomotori.it

Elon Musk ci riprova. Le sue previsioni per il 2030 sono sconcertanti, ma in pochi possono accreditare che ce la farà

Elon Musk ci ha da sempre abituato a colpi di teatro eclatanti che hanno dato la misura del suo temperamento un po’ sopra le righe. La penultima in ordine di tempo fu la minaccia velata contro la concorrenza sul futuro delle auto termiche.

In quell’occasione, durante una conference call con i manager europei, Musk l’aveva come al suo solito sparata grossa, sostenendo che entro la fine del prossimo anno Tesla sarebbe riuscita a ribaltare le vendite del settore automotive dando il colpo di grazia ai motori a combustione interna.

La sua suonava come una minaccia nemmeno più di tanto velata, dal momento che il patron di Tesla sosteneva che l’azienda sarebbe riuscita di lì a poco ad annientare i vecchi motori, testualmente ad “ammazzarli”.

Era la più forte, oggi la sua reputazione scricchiola

Dalla sua Tesla ha il grande vantaggio competitivo di essere stata praticamente la prima casa automobilistica al mondo a nascere con una proposizione differente. Era il lontano 2003, quando l’allora neonato colosso americano dell’elettrico si proponeva di vendere solo ed esclusivamente auto alimentate a batteria, veicoli di alta gamma e dalle prestazioni piuttosto rispettabili, sia in termini di autonomia, sia di performance in generale.

La risposta del pubblico come sappiamo fu sensazionale, e Tesla si è imposta in poco tempo come l’icona della mobilità a zero emissioni. Tutto perfetto fino a quando non sono iniziati i primi problemucci che hanno dato più di uno smacco alla reputazione ferrea della casa americana. Auto in fiamme in autostrada, surriscaldamenti anomali, autopilot impazziti, volanti che si staccano dal piantone dello sterzo, autonomia ridotta drasticamente dopo soli 7 anni di utilizzo e richiami, molti richiami. L’ultimo a fare grande scalpore è stato quello di 1,1 milioni di veicoli costruiti nella gigafactory di Shanghai. Un richiamo così clamoroso che pochi costruttori possono vantare.

Tesla Model Y: l’elettrica più venduta in Europa – solomotori.it

Le previsioni per il 2030

Ma veniamo alla più recente sparata del patron di Tesla. Sì, perché un’altra volta Elon Musk – in risposta alla crescente concorrenza dei modelli cinesi, europei e giapponesi – è intervenuto con una delle sue previsioni: vendere più automobili. Detta così sembra più che scontato che occorre fare numeri diversi per mantenere la leadership, tuttavia, la sua previsione di vendere 20 milioni di veicoli entro il 2030 è apparsa del tutto inattuabile se confrontata con i numeri dell’industria automotive oggi. 

Prendiamo ad esempio Toyota, un marchio consolidato con una vasta gamma di modelli e una presenza globale. Il colosso giapponese ha venduto meno di 10 milioni di auto l’anno scorso. Ma è un’azienda enormemente più grande, la maggiore a livello globale. Consideriamo che la Tesla Model Y è stata effettivamente l’elettrica numero uno in Europa, ma ha venduto poco meno di 19.000 unità. Nonostante il marchio stia ampliando la sua gamma con l’introduzione di nuovi modelli, il raggiungimento di tale obiettivo sembra un po’ troppo ambizioso e richiede una strategia a lungo termine ben ponderata. Musk dovrà riflettere attentamente sul futuro della sua azienda per mantenere la supremazia di Tesla sul mercato elettrico, considerando la sempre più agguerrita concorrenza delle “tigri asiatiche”.