Home » “Non puoi circolare così”: se hai questa macchina sei nei guai | 450€ di multa

“Non puoi circolare così”: se hai questa macchina sei nei guai | 450€ di multa

Al volante – solomotori.it

A tutti piacerebbe avere auto più performanti. Esistono però dei limiti sugli interventi da dedicare ai nostri veicoli, la multa è salata

Ogni giorno vediamo in giro le peggiori infrazioni al Codice della Strada senza più farci particolarmente caso. Non ci vuole molto, basta mettersi al volante e percorrere le strade delle nostre città o le autostrade per osservare quanti di noi puntualmente si dimenticano una freccia, non mantengano le distanze di sicurezza o superino il limite.

Ma questa è per così dire “normale amministrazione”. Ognuna delle infrazioni commesse al volante è punita con una sanzione commisurata alla gravità della violazione. Più sgarriamo, più paghiamo. È molto semplice.

Ovvio che non tutti i reati vanno puniti con le stesse misure sanzionatorie. Parcheggiare in divieto senza mettere a rischio la circolazione e la sicurezza degli altri automobilisti è una cosa, circolare sbronzi al volante di un’auto lanciata a folle corsa per le vie della città è un’altra.

Può non sembrare grave ma…

Motivo per cui il corpo normativo che regola le norme di circolazione prevede numerosi casi e gradi di violazione. Ciò che è maggiormente punito riguarda di solito l’utilizzo improprio del mezzo dovuto alle alte velocità e alla guida in stato di alterazione psicofisica. In questi casi infatti il rischio di coinvolgere altre persone in incidenti è altissimo.

Ci sono altre situazioni però in cui la gravità dell’infrazione non appare del tutto evidente. Magari perché non direttamente correlata al tema della sicurezza stradale. Eppure si tratta dei tipici casi che ci inducono spesso a sottostimare le conseguenze di azioni all’apparenza banali. Prendiamo ad esempio la manipolazione o la modifica di alcuni componenti della nostra auto. Molti di noi non lo sanno, ma mettere mano a questi pezzi può configurare violazioni del Codice stradale prese molto sul serio dalle forze dell’ordine.

Nissan Skyline R34 GT-R con assetto ribassato e altri componenti modificati – solomotori.it

Sempre bene evitare il tuning

La pratica del “tuning”, per quanto non particolarmente diffusa in Italia, è sempre sotto stretta sorveglianza. Manomettere o sostituire intere parti di un veicolo non solo significa apportare modifiche non approvate dalla casa madre, il che di per sé è un problema, ma ci espone alla violazione delle normative che regolano le procedure di omologazione e conformità. In Italia le modifiche apportate al veicolo devono essere conformi a quanto concesso per legge e ai requisiti di omologazione, di solito particolarmente severi. Con ciò si intende che l’installazione di componenti non omologati può rendere illegale l’uso del veicolo su strada. 

Tra le modifiche più in voga troviamo quelle all’assetto, per aumentare l’aderenza in curva, alle sospensioni e ai cerchi. Per rendere conformi le modifiche è necessario rispettare i requisiti imposti dal costruttore nel libretto di circolazione ed effettuare un collaudo, con tanto di benestare della Motorizzazione. È rigorosamente vietato modificare parti del motore, o peggio, sostituirlo con uno di categoria superiore. Smanettare troppo sul veicolo può costare davvero caro. Il che sarebbe anche un vero peccato, dopo tutto il capitale speso in componenti personalizzate. Se a un’ispezione delle forze dell’ordine alcuni componenti risultano non conformi, la sanzione prevista è di 422 euro.