Multe, se è troppo alta non andarla a pagare: questa legge ti permette di tenerti i tuoi soldi in tasca
Il rischio di imbattersi in una multa, per tutti gli automobilisti, è sempre piuttosto alto a causa dell’alto numero di infrazioni che si commettono: ma se è ‘alto’ anche l’importo, è possibile non pagarla?
Il paradosso della domanda, in realtà, porta verso una risposta ancora più incredibile e sorprendente per molti: perché, in effetti, se è troppo alta, la multa si potrebbe addirittura non pagare. Ma vediamo come funziona.
Chi non amerebbe, a fronte di una multa bella corposa, evitare di metter mano al portafogli e tenersi i soldi tutti per sé. Ma è possibile? A quanto pare, degli escamotage ci sono: ma cerchiamo di far chiarezza.
Se si riceve una multa parecchio esosa, si farebbe bene a non pagarla subito: esiste una norma statale che va direttamente in soccorso ai cittadini e che, in alcuni casi, può essere usata. Ma quando e come?
Alcuni comportamenti fin troppo irrispettosi del Codice della Strada impongono delle sanzioni, rivolte a chi trasgredisce, così alte da spaventare: il problema però, è che vengono comminate a chi non può pagarle, spesso.
Multa troppo alta, non la paghi, risolvi così
Ovvero, il cittadino multato, pur volendolo fare, magari non può permettersi di pagare un ammontare molto alto. Come se ne esce? E’ proprio lo Stato ad offrire una soluzione al riguardo.
Esiste un protocollo normativo che permette di non spender alcunché, senza pagare la multa: o meglio, la si paga in altra forma, decisamente più opportuna in relazione alle tasche.
Il principio viene definito come ‘baratto amministrativo‘: in pratica, anzichè pagare la multa in denaro, la si sconta in cambio di un servizio. Tutto è disciplinato dall’art 190 del Codice. Cosa afferma?
Che è possibile sostenere la ‘spesa’ del debito relativo alla sanzione fornendo dei lavori al Comune, in termini di servizio, manutenzione e via discorrendo. Per esempio, si possono fare lavori di pulizia della strada.
Sanzioni troppo elevate? Lo Stato ti permette di non pagarle in questo modo
Lavori di giardinaggio, assistenza alle persone, ammodernamento di piazze, servizi in favore del decoro urbano, dell’assistenza ad anziani, e in genere ogni forma di utilità per il Comune e la collettività.
Si parla di ‘lavori di pubblica utilità’, e sono legati a molti reati anche penali, più o meno minori. Non sono ammessi però per chi ha subito condanne relative ad abuso di droga o alcol, ritiro patente e simili.
Inoltre, non si deve aver causato un incidente e creato danni alla collettività. In questo modo, l’Ente riceve comunque il suo ‘introito’, ma in altra forma: il cittadino si rende utile, e ‘risparmia’ anche dei soldi.