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Furti auto, stanno distruggendo tutto per rubare questo: rimani a piedi 

Tentativo di furto – solomotori.it (web)

Spesso non serve nemmeno rubare l’auto per sottrarre alcuni componenti di alto valore. Esistono però soluzioni per prevenire questi furti

Quando pensiamo ai furti d’auto crediamo sempre di essere più al sicuro degli altri. Faremmo bene invece a smitizzare questa falsa percezione della realtà, dal momento che in Italia i ladri sono tornati a operare, e alla grande.

Dai dati Istat si rileva infatti che i furti sono in crescita dopo un lungo periodo di flessione, attestandosi a poco più di 80.000 all’anno. Questo numero dovrebbe far preoccupare soprattutto chi possiede auto con una discreta diffusione sul mercato.

Ma non solo. È vero infatti che le auto più comuni fra gli automobilisti sono anche quelle più rubate, perché risulta molto più semplice piazzare i componenti di ricambio sul mercato nero. Ma è vera anche un’altra cosa.

Componenti sempre più nel mirino dei ladri

Tutti i modelli di auto, ma soprattutto quelli più moderni, si potrebbero definire vere e proprie miniere d’oro per i ladri. In alcuni casi il loro valore non si misura solo dai pezzi più o meno vendibili, ma dal valore in sé del componente stesso. Non per forza un pezzo rubato sarà utilizzato per sostituire un altro dello stesso tipo, ma potrebbe interessare a sua volta per ottenere materie prime rare e costose.

Per non parlare del fatto che la continua crisi degli approvvigionamenti ha contribuito a creare un terreno fertile ideale per la proliferazione di questo fenomeno. I ricambi costano sempre di più e arrivano in casa madre talvolta a distanza di mesi dal primo ordine. Molte persone, esasperate dai costi vertiginosi e dalla barriera psicologica delle tempistiche, preferiscono allora rivolgersi o allo sfasciacarrozze, o se va male direttamente al mercato nero.

Furto del catalizzatore – solomotori.it (fonte Parma Today)

Può costare migliaia di euro tra ricambio e manodopera

La situazione vista sotto questa prospettiva dovrebbe preoccupare un po’ tutti. Anche coloro che possiedono modelli più rari e datati. Ormai le tecniche di furto sono abbastanza affinate da riuscire a violare qualsiasi vettura. A meno che non ci si affidi al buon vecchio Bullock, il rimedio fra i rimedi. Quanto meno servirà da deterrente. A volte però non serve portare via l’auto per rubare qualche pezzo. Basta agire con una certa maestria, e in poco tempo si possono sottrarre componenti molto costosi – dal valore di migliaia di euro – e di facile accesso.

Negli ultimi anni in Italia e in tutta Europa si è verificato ad esempio un aumento significativo dei furti di catalizzatori. Non serve rubare l’auto intera per smontarne uno, basta seguire il sistema di scarico e arrivare a questo pezzo, che altro non è se non una parte della marmitta. Il catalizzatore ingolosisce molto i ladri per il valore dei materiali presenti al suo interno, come il palladio, il rodio e il platino. Elementi rari che sul mercato valgono letteralmente più dell’oro al grammo. I ladri agiscono rapidamente andando a prelevare il componente intero senza farsi troppi scrupoli su come farlo, causando così danni aggiuntivi al veicolo. Più colpite da questo fenomeno sono le auto  recenti, come le Euro 4, Euro 5 e Euro 6, in particolar modo i Suv e le Smart sono i modelli più ambiti. Per evitare questi furti è possibile installare delle placche d’acciaio che agiscono da guscio protettivo per isolare il catalizzatore.