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Prestare l’auto a un amico ti può costare molto caro: la nuova legge fa strage

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Non è raro prestare l’auto a un amico o a un familiare, ma ci sono dei casi in cui si rischia anche molto. In caso di incidente per il Codice Civile il proprietario del veicolo ha la responsabilità oggettiva

Capita spesso di guidare la macchina intestata a un altro soggetto, è una pratica comune, soprattutto in famiglia. Spesso i figli neopatentati, che ancora non hanno un mezzo proprio, guidano la vettura intestata alla mamma o al papà.

Se è vero che in generale la legge non vieta di prestare un oggetto proprio ad altri per periodi variabili con cosiddetti “contratti di comodato”, spesso verbali, il caso di prestare l’auto a un amico è però soggetto a determinate regole.

Inoltre ogni auto per legge deve essere coperta da regolare polizza RCA. Se il veicolo ha causato l’incidente, allora il soggetto che ha stipulato la polizza è tutelato ma subirà un aumento della classe di merito, e anche del premio da versare.

Le colpe, secondo il CdS e anche della Legge, ricadono su soggetti specifici a seconda del caso. Si rischiano soldi, guai, e anche i punti della patente. Pertanto la prima cosa da sapere in assoluto, è che il proprietario dell’auto prestata, resta comunque responsabile per eventuali multe o sinistri stradali, insieme al conducente.

A chi viene recapitata la multa?

Capita spesso di dover prestare l’auto ad un parente per bisogno o per emergenza, tuttavia è necessario sapere che bisogna rispettare le regole per non essere multati. In caso di multa la legge stabilisce una “responsabilità solidale”. In buona sostanza, intestatario e conducente saranno tenuti a corrispondere l’importo a titolo di sanzione. La persona intestataria del mezzo infatti, è solidalmente responsabile per le infrazioni commesse su strada da parte del soggetto a cui presta la sua auto.

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Inoltre, devi sapere che ci sono delle specifiche regole da osservare nel caso decidi di prestare la vettura per un periodo di tempo prolungato. L’articolo 94, comma 4-bis, del Cds si riferisce all’uso continuativo del mezzo a motore. È importante quindi sapere che, per legge, possiamo metterci al volante di un veicolo intestato a terzi, ma è necessario regolarizzare il rapporto se il conducente guida veicoli intestati ad altri in maniera continuativa e per lunghi periodi con opportuna comunicazione alla Motorizzazione.

Se presti la tua auto senza rispettare le condizioni precedentemente descritte rischi di incorrere in multe salate, che sfiorano anche i 1000 euro e più e il ritiro della carta di circolazione.