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Auto soggetta a fermo amministrativo: Rimuovere le “ganasce fiscali” si può | Ecco come fare

fermo-amministrativo-auto-solomotori.it
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Il fermo amministrativo auto è una misura messa in atto da un ente di riscossione nel caso in cui tu non abbia saldato un debito. Un iter complesso che termina con l’applicazione delle cosiddette ganasce fiscali. Come rimuoverle?

Il provvedimento del fermo amministrativo auto è solo l’ultimo step di un articolato iter che inizia dal mancato pagamento di un debito da parte del contribuente e termina con l’applicazione delle cosiddette ganasce fiscali. Il fermo amministrativo è un atto formale, previsto per legge, con il quale l’Agenzia delle Entrate o un altro ente dispone il blocco temporaneo di un veicolo in quanto bene di valore, per recuperare i propri crediti.

In questo caso il fermo viene verbalizzato attraverso l’iscrizione del provvedimento nel pubblico registro automobilistico (PRA) e il veicolo non potrà essere utilizzato, fino all’estinguersi del debito che il proprietario del bene ha con lo Stato o enti correlati.

Chi contravviene e guida un’auto sottoposta a fermo amministrativo rischia una multa salata. La sanzione varia dai 1988 a 7953 euro. Inoltre, se la vettura sottoposta a fermo dovesse circolare e provocare un incidente stradale, la legge non prevede che l’assicurazione sia tenuta a pagare i danni.

Come sanzione accessoria, inoltre può essere applicata la confisca del mezzo, che differentemente dal fermo farà sì che la proprietà dell’auto passi direttamente all’Agenzia delle Entrate o altro creditore.

Come evitare il fermo amministrativo?

Dal punto di vista tecnico, l’Agenzia delle entrate rispetta un protocollo ben preciso. In particolare invia il preavviso del fermo amministrativo auto solo in seguito all’iscrizione dell’auto del contribuente che non ha pagato la cartella esattoriale. L’iscrizione può quindi avvenire solo entro i 30 giorni dalla notifica del provvedimento.

veicolo-sottoposto-a-fermo-solomotori.it
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Per evitare il fermo amministrativo al PRA, nella finestra temporale che va dal preavviso di fermo ai trenta giorni successivi, il debitore potrebbe richiedere la rateizzazione del debito o potrebbero esserci provvedimenti di cancellazione o sospensione del debito. Infatti, in caso di rateizzazione e definizione agevolata di tutte le somme dovute, dopo l’integrale e tempestivo pagamento della prima rata è prevista la sospensione del fermo.

Invece in caso di sgravio del debito da parte dell’ente creditore, la revoca del fermo viene disposta d’ufficio. Una volta pagato integralmente il debito, l’Agenzia Entrate Riscossione provvede a trasmettere telematicamente il provvedimento di cancellazione al PRA liberando il contribuente da qualsiasi altro adempimento. Il fermo amministrativo può essere evitato anche se dimostra che l’auto è strumentale all’esercizio della professione o della propria attività.