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Nuova tassa automobilistica, stangata enorme per il popolo: dovrai pagare anche questa

Auto elettrica in carica – solomotori.it (foto iStock)

Il nuovo provvedimento suona come una presa in giro per molti automobilisti illusi di aver fatto la scelta migliore per l’ambiente

Facile dire elettrico. Peccato che questa scelta ecologica di mobilità nasconda innumerevoli inconvenienti, a partire dai costi delle ricariche, che proprio in questi giorni hanno toccato livelli mai visti prima, per finire con il disagio di tempi di attesa epocali per fare il pieno di elettroni, sempre che si trovi una colonnina libera.

Certo, sembrava che almeno con i veicoli elettrici potessimo risparmiare non solo sui costi del carburante, ma in realtà lungo tutto il ciclo di vita dell’auto, grazie a costi di gestione davvero allettanti, soprattutto per chi risiede in detrminate regioni del Paese. Ma invece ci sbagliavamo.

Ora, non solo tocca sopravvivere agli aumenti folli dei prezzi di benzina e diesel e alla mazzata di bollo e superbollo, ma per qualcuno è venuto anche il momento di fare i conti con un imprevisto che è caduto come un fulmine a ciel sereno.

Prima si chiede di passare all’elettrico, poi si castiga

Eravamo convinti che l’auto elettrica, nonostante la barriera iniziale di acquisto un po’ scoraggiante, potesse nel tempo consentire a un automobilista di abbattere almeno i costi del bollo. Ma sembra che piano piano anche le auto a zero emissioni siano diventate un bene sottoposto a feroci tassazioni. Sì, la logica potrebbe sembrare chiara: prima si incentiva l’acquisto di veicoli e poi si abbatte la scure delle imposte.

Eppure sono stati tanti gli automobilisti illusi dal benificio nel medio-lungo periodo di risparmiare. Uno specchietto per allodole in sostanza, che è servito per avviare con mediocri risultati un processo di conversione del parco auto verso l’elettrico e agevolare la transizione ecologica.

Auto elettriche a Chasseral, Svizzera – solomotori.it (foto iStock)

La nuova tassa automobilistica, ci mancava solo questa trovata

A fare le spese di una mossa politica molto contestata in tema di tassazione sono stati i cittadini svizzeri, sui quali dall’oggi al domani si è abbattuta la decisione del governo di Zurigo di applicare una nuova tassa automobilistica per i veicoli elettrici. Secondo fonti ufficiali sembra che il Consiglio federale voglia esaminare questa proposta entro la fine del 2023. Quindi non manca molto alla possibile entrata in vigore di questo provvedimento.

In realtà l’introduzione di una vera e propria tassa sulle auto elettriche scatterebbe solo dopo il 2030 con l’unico obiettivo di compensare le entrate ridotte di benzina, diesel e bollo a causa dell’aumento delle auto a basse emissioni. Al momento la tassazione attuale delle auto elettriche è variabile nei diversi cantoni, ma questa nuova tassa potrebbe standardizzare tutti i criteri di tassazione. Nel 2021 le auto elettriche in Svizzera costituivano il 2,4% del totale delle immatricolazioni, ma il Governo è fiducioso che entro il 2030 rappresenteranno una buona fetta di mercato così, attraverso la tassazione, i fondi raccolti saranno destinati a finanziere opere pubbliche e manutenzione delle infrastrutture.