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Divieto di sosta, saluta la multa finalmente: controlla questa cosa | Non lo sa nessuno

Divieto di sosta e fermata con rimozione forzata – solomotori.it (foto iStock)

Multe per divieto di sosta? Anche no, grazie. Esiste un sistema legale per far valore i nostri diritti, così non saremo costretti sempre a sborsare denaro

Il divieto di sosta è uno dei flagelli con cui ogni giorno devono fare i conti gli automobilisti. Soprattutto nelle grandi città, dove il problema dei parcheggi è una piaga a tutti gli effetti. Non si trova mai un buco nemmeno a pagarlo – letteralmente parlando – e quando troviamo qualcosa di simile a un parcheggio effettivamente si rivela quasi sempre una fregatura.

Allora vai di sosta selvaggia, sulle strisce, sugli scivoli per disabili e in tanti altri posti dove non si dovrebbe, ma la sosta più diffusa tra gli italiani è sicuramente la doppia fila. Praticamente in molte città si è fatta l’abitudine a questa pratica che le auto ormai viaggiano solo sul lato sinistro della carreggiata, in modo da non venir bloccate da altre in doppia fila.

Quando invece finalmente abbiamo scovato un posto, dopo un buon quarto d’ora di girotondi, ecco l’amara verità: ci siamo messi su una zona in divieto di sosta. Per di più con rimozione forzata. Non vorremo certo farci rimuovere l’auto per esserci accontentati così “velocemente” del primo posto disponibile?

Le multe possono essere dietro l’angolo

Ecco, quando va bene, e facciamo ben attenzione al cartello, spostiamo la macchina per evitare una bella multa. Ma ci sono situazioni in cui, un po’ per la fretta, un po’ per la nostra sbadataggine, ci troviamo a dover pagare la nostra sanzione. Come sapremo, nei centri abitati, il divieto è in vigore dalle 08:00 alle 20:00 – quindi non è mai detta l’ultima parola – ma fuori dai centri abitati, vale per h24.

A volte i divieti di sosta giocano davvero brutti scherzi, tutto dipende dalle specifiche del cartello posto sotto il segnale. Questo pannello integrativo può specificare eccezioni ai giorni e orari in cui vige il divieto, per cui in quei casi dobbiamo prendere ben nota di ciò che è permesso o meno. Bisogna sempre prestare la massima attenzione, perché l’articolo 158 del Codice della Strada che regola il divieto di sosta, prevede sanzioni che vanno da 41 a 168 euro. In caso si ostacolano i mezzi pubblici, le forze dell’ordine o le ambulanze, i provvedimenti diventano più seri, con la perdita di punti e il ritiro della carta di circolazione.

Cartello in uno stato non proprio ottimale – solomotori.it (foto iStock)

Esiste un sistema per sbarazzarsi della sanzione

Chissà quante volte ci siamo trovati a dover pagare multe con le cifre sopracitate per aver lasciato la macchina in divieto. In tutte queste occasioni, ci siamo mai chiesti se ci sarebbe stato qualche sistema legittimo per evitare la sanzione? Dopo tutto ci sono volte che proprio non ci rendiamo nemmeno conto che in quella zona vige un divieto di sosta. Sarà sempre e solo colpa nostra se non ce ne accorgiamo, o magari la colpa è anche di qualcun’altro?

La domanda è più che legittima e la risposta potrebbe sorprenderci. In effetti, se il cartello di divieto non è ben leggibile, è staccato, o coperto da qualcosa, potremmo fare ricorsopurché sia opportunamente dimostrata la anomalia con documentazione fotografica. Ricordiamoci che anche nei casi di “comprovata necessità” è possibile parcheggiare in divieto, ma se ci dovessero multare dovremmo poterlo dimostrare.