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Guida in strada, non puoi tenere questa cosa in auto: ti multano subito

Questa cosa proprio non possiamo tenerla così in auto – solomotori.it (foto iStock)

A tanti di noi piace apportare qualche modifica alla propria auto, ma se ti beccano con questa non la passi liscia e in più sono guai anche con l’assicurazione

Gli automobilisti spesso commettono infrazioni senza nemmeno rendersene conto. Altre volte invece conoscono perfettamente la normativa e, nonostante ciò, infrangono la legge con qualche violazione del Codice stradale.

Quello che può succedere nei casi in cui si venga pizzicati attuando al volante con comportamenti non ammessi dalla normativa o per aver in qualche modo apportato delle modifiche strutturali alla propria auto, è ben noto. Scatta nei migliori dei casi una sanzione, e nel peggiore anche il ritiro della patente, della documentazione dell’auto con tanto di fermo amministrativo.

Quando si infrange volutamente o meno il Codice della Strada va a finire quasi sempre così, e le cose non possono andare che a peggiorare se a quello che facciamo si aggiunge l’aggravante che lo abbiamo fatto con tutta l’intenzione di farla franca. Uno dei classici esempi di questo rischio è dato dalla pratica del Tuning.

Tuning e omologazione delle modifiche

Di per sé apportare modifiche alla nostra auto non è vietato dalla normativa, sempre che queste siano comunicate prontamente alla Motorizzazione Civile, la quale a sua volta dovrà ispezionare il veicolo e validare o meno la nostra elaborazione. Ci sono volte in cui nuove omologazioni sono approvate senza particolari problemi, altre invece in cui gli ispettori si vedranno costretti a rigettare le richieste di modifica perché troppo pericolose ai fini della sicurezza su strada.

Se un processo di omologazione di una modifica (ad esempio quella di nuovi cerchi non previsti in origine dalla casa costruttrice) avviene con successo, allora gli ingegneri della Motorizzazione dovranno dichiarare sul libretto di circolazione le nuove specifiche del veicolo. In alcuni casi queste modifiche apportate sul libretto cambiano davvero i connotati a una vettura, tanto da renderla anche a livello fiscale una macchina diversa.

Procedimento di rimappatura centralina – solomotori.it (foto Google.com)

Non si può tenere questo componente così

Una di quelle modifiche che vanno strutturalmente a modificare un’auto sono tutte le elaborazioni della centralina. Questo piccolo computer di bordo analizza una serie di dati che provengono dal motore, cercando in qualche modo di ottimizzare i parametri ricevuti dai diversi sensori per offrire un funzionamento corretto dei processi di iniezione e della miscela aria-benzina. Modificare la centralina attraverso un settaggio completo è possibile, ma ricordiamoci che lo specialista andrà a cancellare del tutto le informazioni che la casa madre aveva in origine programmato per il motore.

Ciò comporta prima di tutto la perdita totale di quei parametri. Non avremo mai più l’auto di prima, e se volessimo tornare indietro sarebbe impossibile. Alcune modifiche non autorizzate, come l’aumento della pressione del turbocompressore, ovviamente comportano miglioramenti delle prestazioni, ma ricordiamoci che diminuiscono l’affidabilità a lungo termine del propulsore. Inoltre, mettere mano a una centralina porta spesso a causare rotture e un’usura premature su parti critiche, come i pistoni e le bielle. Alcune di queste modifiche, quelle cioè che vanno a intaccare le “caratteristiche costruttive dei veicoli” (art. 78) sono espressamente vietate dal Codice della Strada e possono portare a una sanzione di 431 euro, il sequestro del libretto, e l’obbligo di riportare la vettura alle condizioni d’origine. E poi molta attenzione, perché in caso d’incidente l’assicurazione potrebbe rivalersi sul trasgressore.