Strisce blu, aumenti da capogiro dei parcheggi: la stangata finale I Fai prima a lasciarla a casa
Chi guida un veicolo nel nostro Paese – e non solo – sa che di questi tempi la situazione si sta facendo decisamente più critica che mai: non solo rincari su carburanti e pedaggi, ma ecco la svolta (in negativo) per i parcheggi. Ovvero?
Chiunque si trovi al giorno d’oggi a salire a bordo di un veicolo di proprietà sa benissimo che, prima ancora di accendere il motore, si troverà già a pagare: e sarà così per tutto il tempo di utilizzo del mezzo, compresa la sosta.
Dal bollo, chiamato anche tassa di possesso – si paga solo per essere il titolare del veicolo, al di là se lo si guida o meno – alle assicurazioni, dai pedaggi al carburante, le voci di bilancio per mantenere un’auto sono molte.
Per alcuni troppe: una in particolare, poi, è decisamente poco digerita dai cittadini: quella relativa ai parcheggi. Come noto, nelle nostre città, trovare un parcheggio libero è già di per sé un vero clamoroso colpo di fortuna.
Riuscire poi a non pagare per sostare, oggi è a volte quasi un miracolo: questo per via del fatto che, alla luce della troppa presenza in strada di auto e di pochi posti a disposizione, quelli gratis, liberi, si esauriscono subito.
Parcheggi a pagamento, rincari da brivido, che succede
Dunque restano solo quelli a pagamento che, come tutti sanno, sono contraddistinti dalle famose strisce blu. Al contrario di quelle bianche, dentro cui si parcheggia gratuitamente, per parcheggiare nelle blu esiste un ticket. L’ammontare del ticket da pagare cambia a seconda dei casi, delle città e delle fasce orario, a volte.
In linea generale, però, il problema del reperire un posto in sui sostare, già di per sé un terno alla lotteria, si aggrava da continui aumenti da capogiro dal punto di vista del costo reale da sostenere. Con un continuo innalzamento tale da assomigliare ad una vera stangata. Ma per quale motivo sta avvenendo tutto questo?
Strisce blu, quali i motivi dei continui aumenti di prezzo
Un percorso normativo che, in particolare, in alcuni ambiti territoriali sta trovando applicazione e, nel contempo anche diverse critiche da parte dei cittadini è quello che si riferisce al tema della tutela ambientale. Sarebbe?
A fronte della necessità di rendere sempre minore l’impatto ambientale delle auto inquinanti, si è previsto, in alcuni paesi come il Regno Unito, un innalzamento dei costi dei parcheggi per le auto termiche. Un deterrente allo smog, certo, ma un colpo al cuore dei portafogli di tanti cittadini.