Home » Autovelox, un nuovo modello sta terrorizzando gli italiani I Un raggio pazzesco, multe a chilometri di distanza

Autovelox, un nuovo modello sta terrorizzando gli italiani I Un raggio pazzesco, multe a chilometri di distanza

Autovelox – solomotori.it (foto iStock)

Questo è l’ultimo apparecchio in ordine di tempo che le amministrazioni locali stanno adottando per sanzionare coloro che superano il limite. Il suo meccanismo però è più subdolo e straordinariamente efficace

Gli autovelox stanno colpendo senza tregua e senza nessuna pietà. Quella appena passata è stata una delle peggiori estati per gli automobilisti, i quali in molti casi al ritorno dalle vacanze si sono ritrovati la cassetta della posta piena zeppa di sanzioni elevate da questi apparecchi.

Altre multe sono sicuramente in arrivo, complice il ritardo amministrativo, e il fatto che l’estate e gli spostamenti ancora non si sono conclusi. In tema autovelox possiamo peraltro vantare un certo vantaggio competitivo su tutti gli altri Paesi europei, dal momento che di questi apparecchi deteniamo il record assoluto di installazioni sulle nostre strade.

E anche di sanzioni. Pensiamo a quegli autovelox killer capaci di effettuare una smitragliata di multe in un solo mese, sanzioni che in certi casi emblematici hanno superato le 20.000 accertate da un solo apparecchio. Pazzesco ma succede anche questo.

Attenzione a quale cartello si fa riferimento

Gli autovelox hanno sicuramente avuto in molti casi la funzione deterrente di ridurre la velocità e quindi hanno consentito una drastica riduzione degli incidenti, ma abbiamo assistito spesso a un loro abuso da parte delle amministrazioni locali. Gli apparecchi utilizzati per il rilevamento automatico della velocità hanno permesso infatti di incassare un bel po’ di quattrini senza alzare un dito. Nel senso letterale del termine. Infatti in certi casi questi dispositivi non sono nemmeno segnalati.

Motivo per cui sta facendo clamore la decisione della Corte di Cassazione che ha recentemente ritenuto nullo un verbale perché il dispositivo era posizionato a meno di 1 km dal cartello di cambio del limite di velocità. Il quale risulta essere il vero fulcro di tutta la questione. Non tanto il cartello di segnalazione del dispositivo. Quello deve esserci, ma a una distanza definita sommariamente “sufficiente“. Quindi bene attenzione al cartello di cambio del limite.

IlVelocar è più simile ai Safety Tutor autostradali – solomotori.it (foto iStock)

Cosa è e come funziona il Velocar

In altri casi l’avviso di segnalazione del dispositivo potrebbe essere poco visibile, o esserci, ma sotto forma di un generico avviso di sistema di rilevazione della velocità. In questo caso occhio, perché potreste non incontrare nessun apparecchio a cui siete abituati, ma un sistema Velocar. In cosa differisce dagli autovelox tradizionali questo sistema? È più simile ai Safety Tutor autostradali, e misura la velocità media dei veicoli in uno specifico tratto di strada.

Questa operazione avviene attraverso due unità di rilevazione, collocate all’inizio e alla fine della zona monitorata, le quali calcolano la velocità media dei veicoli in transito utilizzando un radar. Fonti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affermerebbero che questo sistema  ha già permesso una riduzione del 10% degli incidenti mortali, anche se le multe sono sempre di più e sempre più care. Vittima di uno di questi apparecchi il regista Leonardo Pieraccioni, che ha voluto condividere il suo sfogo in rete per essere stato sanzionato da uno di questi Velocar per aver superato il limite di pochissimo.