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Nuovi obblighi, l’ultima legge dell’Unione europea è inflessibile I Deve scomparire subito da tutte le auto

Bandiere Unione europea – solomotori.it (foto iStock)

La nuova normativa entrerà in vigore nel 2024 e prevede una serie di cambiamenti radicali nel mercato delle automobili 

In questi ultimi anni abbiamo assistito a un via vai di leggi e nuovi obblighi che pendono come una spada di Damocle sulla testa degli automobilisti. Così abbiamo finito ormai per abituarci a essere sempre pendenti dalle decisioni dell’Unione europea in ambito trasporto privato.

Una vera scocciatura, soprattutto se pensiamo che le cose da qui ai prossimi anni non andranno che a peggiorare. Gli eurodecisori di Bruxelles hanno stabilito una fitta tabella di marcia per attuare le varie strategie di riduzione delle emissioni previste dal pacchetto “Fit for 55“.

Ormai siamo abituati a improvvisi cambi di direzione per riuscire ad adempiere a queste normative sempre più stringenti che prevedono un graduale abbattimento degli inquinanti fino al completo stop alla produzione di motori termici previsto per il 2035.

Le eurodecisioni che fanno discutere

Prima di allora però vedremo altre trasformazioni che obbligheranno sia l’industria sia gli automobilisti a cambiare. Fa tanto discutere ad esempio l’introduzione nel 2025 dello standard Euro 7. Per molti dei costruttori impegnati sul campo si tratta di una scadenza troppo vicina per imporre “vincoli irrealistici” come definiti dallo stesso CEO di Renault Luca de Meo.

Sull’Euro 7 il dibattito si è acceso un po’ in tutti gli stati membri dell’Unione che hanno dimostrato una certa preoccupazione per le ricadute che porterà sul mercato questa decisione un po’ avventata di sostituire gli attuali Euro 6 con motori termici che apporterebbero solo un abbassamento irrisorio delle emissioni ma comporterebbero una spesa enorme per l’industria e per i consumatori. Quando invece potremmo sviluppare meglio le tecnologie del comparto elettrico.

Auto cromata – solomotori.it (foto iStock)

Vietata la vernice delle cromature

Questo ci offre la misura di come spesso le decisioni a livello europeo finiscano per mettere di mezzo intere economie con l’unico obiettivo – in questo caso – di mantenere viva una tecnologia vecchia e soprattutto l’utilizzo dei carburanti fossili a tutti i costi. Ma non ci sono solo gli Euro 7 a preoccupare. Una nuova normativa potrebbe invece stravolgere il mercato. L’unione europea ha infatti messo al bando anche le cromature delle auto a partire dal 2024.

Perché mai avrebbe dovuto farlo? La vernice per le cromature sarebbe infatti molto tossica per l’organismo e rappresenta anche una tra le prime cause di tumore ai polmoni. Da Bruxelles quindi è stato emanato un diktat sull’utilizzo di queste vernici, il quale ha obbligato a mettere in pista un elaborato piano per il loro smaltimento entro il 2024. Le componenti chimiche presenti nelle cromature, chiamate le PFAS – sostanze chimiche perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche – sono dunque state ufficialmente vietate per l’alto rischio che rappresentano per la salute. Ma per gli amanti del tocco vintage niente paura, perché forse un’alternativa c’è e si chiama vernice cromo trivalente, un composto  molto meno tossico rispetto alla cromatura propriamente detta.