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Patente, revisione, sospensione e revoca da oggi attenzione: stanno beccando tutti

Posto di blocco Polizia – solomotori.it (foto iStock)

Quando si parla di patente bisogna prestare sempre molta attenzione alle violazioni che compromettono la sua integrità ai fini della circolazione stradale. Facciamo chiarezza

Si vocifera in via non del tutto ufficiale che l’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada tanto attesa dal Governo entrerà in vigore a partire già dalla fine del 2023. Dunque manca poco alla nuova legislazione, e nulla sarà più come prima.

Almeno così ci hanno fatto capire. Bisognerà vedere poi come nella realtà saranno applicate le sanzioni amministrative e soprattutto le accessorie da parte delle forze dell’ordine. Come ben saprete, per alcune violazioni molto comuni sarà facile perdere immediatamente la patente con un periodo di sospensione variabile.

Dal momento che i tempi sono maturi per l’entrata in vigore di questo nuovo corpo normativo, è bene fare un po’ di chiarezza su quello che succederà alle nostre patenti in caso di infrazioni come guida con smartphone o eccesso di velocità, anche solo di 10 km/h. Ma i rischi in cui possiamo incorrere sono molteplici (non solo la sospensione della patente), e tutti mettono a repentaglio la sopravvivenza del nostro permesso di guida. Vediamo i casi più emblematici.

Patente scaduta e sottoposta a revisione

Partiamo con la violazione per patente scaduta. Si tratta di una tra le infrazioni più diffuse, anche se non si direbbe. Forse perché gli automobilisti non conoscono bene le conseguenze di mettersi al volante con questo documento scaduto, altrimenti non lo farebbero. Le sanzioni regolate dall’articolo 126 comma 11 del Codice della Strada prevedono, oltre alla multa da 158 euro a 638 euro, anche il ritiro immediato della patente. Per ottenerla nuovamente è necessario sottoporsi a visita medica specifica e presentare il certificato d’idoneità alla guida.

Passiamo all’altra misura particolarmente rognosa, quella della revisione. Di solito si mette a revisione il permesso di guida se le autorità ritengono che il soggetto abbia perduto del tutto i requisiti psico-fisici o l’idoneità alla guida. Questa decisione può essere sancita a discrezione in caso di incidenti o infrazioni gravi, secondo quanto dice l’art. 128 del Codice della Strada. Attenzione però, perché la revisione (della patente) scatta di default anche quando l’automobilista è talmente un fenomeno alla guida da aver perso tutti i punti.

Patente di guida – solomotori.it (foto iStock)

Sospensione e revoca, non sono la stessa cosa

Come abbiamo accennato in apertura, una delle sanzioni accessorie che vedremo più spesso con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada è la sospensione della patente per un periodo compreso da 15 giorni a 5 anni a seconda di cosa si combina. Per tutto quel tempo la patente rimane negli uffici del prefetto, a meno che per motivi gravi sia concessa per qualche ore al giorno. Insomma, si può sospendere anche la sospensione.

Molta attenzione però con la patente sospesa, perché se si viene pizzicati a circolare si rischia una multa da 2.046 a 8.186 euro, cioè ti svuotano il conto il banca. E per di più incombe pure la revoca e il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi. Molti continuano a confondere ‘sospensione’ con ‘revoca’, ma non si tratta dello stesso provvedimento, anche se simile. La patente viene revocata per lo più quando il titolare perde i requisiti psico-fisici, per reati stradali gravissimi, per guida in stato di ebbrezza o per guida con patente già sospesa. Si tratta di un provvedimento molto più grave della sospensione e in certi casi può comportare l’annullanento definitivo del permesso di guida.