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Patente, il trucco (illegale) per prenderla senza dare l’esame: lo fanno ovunque

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Chi guida una macchina sa alla perfezione, avendo conseguito la patente, quanti siano gli aspetti da considerare, le cose da conoscere, l’esperienza da accumulare e, in sintesi, quando sia cruciale superare l’esame per l’abilitazione.

Eppure c’è chi, ancora oggi, malgrado tutto ciò che si dice in termini di campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale o di repressione dei comportamenti errati, si prende la briga di voler aggirare la legge. Ma perchè?

Al netto del dato di fatto per cui, presto o tardi, chi commette un’illecito relativamente alla patente viene scoperto, ma oltre questo c’è un evidente pericolo di fondo, a livello di sicurezza e incolumità, che viene trascurato.

Così, ancora oggi si fa di tutto, in certi casi, per fregare la legge, per aggirare l’ostacolo e prendersi la patente in modo illegale senza neppure dare l’esame. Con tutto quel che significa, questo, in termini di legalità e sicurezza.

Una pratica, questa, relativa al prendere la patente senza sostenere l’esame, che stanno purtroppo facendo in tanti e un pò ovunque. Come funziona? Purtroppo in modo semplice, e col più scontato dei modi. Sarebbe a dire?

Patente senza esame, come fanno?

Denaro in cambio delle risposte ai test della patente: il modo più ‘tradizionale’ e perfino scontato di frodare lo Stato. E’ questo il senso e il contenuto di una nuova e al contempo vecchia truffa a danno della Motorizzazione Civile e più in generale del Codice della strada e di tutti i fruitori onesti. In che cosa consiste?

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria hanno stanato, per poi denunciarli alla Autorità Giudiziaria delle persone che sono state protagoniste dell’ennesimo tentativo di truffa in ambito patente. Nello specifico si tratta di una donna 28 enne e di un uomo di 53 anni ma anche un cinese di 34 anni e un pakistano di 52 anni.

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Soldi in cambio delle risposte ai quiz

In particolare la giovane donna si sarebbe presentata presso la Motorizzazione Civile per sostenere l’esame per la patente di categoria C e D. Ma in realtà quel che voleva fare era ben altro, e ora tuttavia ben chiaro.

Ovvero sia intendeva suggerire ai due cittadini stranieri le risposte ai test della patente, così che potessero superare l’esame e ottenere la patente. I due cittadini avrebbero pagato ai ‘complici’ una cifra pari a 3000 euro a testa. A insospettire gli agenti le reiterate bocciature in sede d’esame della donna, che in questo modo poteva partecipare ad altre sessioni.