Telepass, così gli automobilisti riescono a fregare le telecamere ai caselli I Funziona ma se sei bravo a guidare

Tra prezzi di benzina e diesel alle stelle, ticket parcheggi esose, multe alte, spuntano anche i pedaggi autostradali a rischio aumento: esiste il modo “legale” per non pagarli al casello?

Cibo, vestiti, bollette delle utenze domestiche e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tanti i costi che ci ritroviamo a dover sostenere e che hanno un impatto non indifferente sulle nostre tasche. Tra le voci che pesano maggiormente sul nostro bilancio si annoverano indubbiamente quelli per l’auto.

Ci sono dei consigli e dei trucchi da seguire per chi vuole risparmiare sui pedaggi: usando alcune applicazioni (come, ad esempio, Google Maps) si può scegliere la strada più veloce, ma anche quella più economica, risparmiando non da poco.

E poi ci sono alcuni metodi decisamente meno legali, che sono ormai praticati da tantissime persone, e le Forze dell’ordine in alcuni casi non sospettano neanche di questi metodi.

Nessuno vuole ovviamente pubblicizzare un comportamento scorretto, infatti noi divulghiamo una storia realmente accaduta e le dinamiche ideate per non pagare il telepass. Alcuni automobilisti senza Telepass infatti, aspettano che la macchina davanti paghi per accodarsi e passare gratuitamente. C’è un detto che recita: “fatta la Legge, trovato l’inganno”, ed è proprio ciò che ha fatto qualcuno “creativo” e ovviamente disonesto.

Il trucco “legale” per non pagare il pedaggio

Chi deve viaggiare spesso e prendere l’Autostrada sa che, volente o nolente, deve pagare il pedaggio. Le tariffe sono state inventate per sopperire alle spese di manutenzione della tratta stradale stessa e garantire la sicurezza di tutti i fruitori. Potremmo discutere sul fatto se i prezzi per passare da una città/regione all’altra siano troppo alti o meno, ma quello che ci importa al momento è capire se esiste un modo concreto per eludere il meccanismo del Telepass.

Un modo “legale” ci sarebbe. Si tratta di una via di fuga fornita direttamente dalla Corte di cassazione. Il conducente del mezzo può essere multato soltanto se non si ha alcun dubbio sulla sua presenza, in quel momento ed in quel preciso luogo. Se dovesse esserci anche un minimo dubbio, la multa potrebbe essere invalidata.

Questo stratagemma consente all’automobilista che se ne avvale di non pagare la multa che arriva a casa per non aver pagato correttamente il passaggio al casello. Si tratta di una strada che viene aperta direttamente dalla Corte di Cassazione che indica come tempo massimo per impugnare la multa, nel lasso di un mese.