Semafori, ci stanno mettendo queste nuove telecamere: hanno uno scopo segreto I Stai sempre in guardia

Da non molto tempo stanno iniziando a comparire nuove telecamere vicino ai semafori. Come se già non bastassero i T-Red e gli autovelox. Vediamo di cosa si tratta.

Gli automobilisti è già qualche anno che hanno loro malgrado mandato giù la scomoda convivenza con telecamere killer che li pizzicano a ogni pié sospinto. Nel giro di pochi anni siamo diventati sotto stretta sorveglianza, manco fossimo criminali.

Perché sta succedendo questo? Le ragioni sono tante, in primis ovviamente l’aspetto della sicurezza. L’installazione delle telecamere ai semafori dovrebbe poter accertare in modo più preciso le violazioni come il passaggio col rosso, ma sappiamo bene che non è così.

Non lo diciamo noi ma i numeri. Alcune ammistrazioni locali si sono ben presto rese conto che le temutissime telecamere ai semafori in realtà funzionano piuttosto bene come deterrente, dal momento che le infrazioni per passaggio col rosso si riducono solo al 15% di quelle elevate in generale da questi dispositivi.

Passaggio col rosso, infrazioni in calo

Come si spiega dunque questa anomalia? Perché di vera anaomalia si tratta, dal momento che sono state installate con uno scopo ben preciso ma poi a conti fatti stanno servendo per fare altro. In effetti il problema è sempre quello: servono per far cassa. Come? Trovando in sostanza il pelo nell’uovo.

Le multe più frequenti infatti sono oggi quelle per superare anche di pochi centimetri la linea di arresto o per sbagliare involontariamente la corsia di svolta al semaforo. Ecco dove va a finire l’altro 75% delle multe elevate dalle telecamere.

Le nuove telecamere, non tutti i mali vengono per nuocere

Adesso però non dobbiamo andare in panico ogniqual volta vediamo una telecamera installata vicino a un semaforo. Certo, è meglio stare sempre ben attenti e rispettare la normativa, ma talvolta l’uso delle telecamere potrebbe non nuocere (economicamente parlando) all’automobilista. Viviamo infatti in un’era digitale in cui la tecnologia applicata ai semafori può aiutare non solo a decongestionare il traffico, ma anche a salvaguardare l’ambiente.

Sono questi i tempi dello scambio in tempo reale tra le infrastrutture stradali per ridurre i tempi di attesa ai semafori e cercare di rendere più fluido il traffico quando è necessario. È proprio per questo che stanno nascendo nuovi sistemi di monitoraggio del traffico veicolare grazie all’installazione di apposite telecamere che dialogano non solo con i semafori, ma anche con App come Google Maps. La soluzione cade come manna dal cielo per le grandi aree urbane come Roma, ad esempio, dove gli automobilisti  rimangono bloccati nel traffico qualcosa come 166 ore l’anno, una vera brutalità.