Emergenza in tutte le città italiane: la tua salute è in grave pericolo I Rischi di morire

Ecco le nuove disposizioni dell'unione europea (Web)

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E’ tornato l’allarme auto: non solo nelle nostre città, ma ovunque. In un momento cruciale come questo per ciò che è la tutela dell’ambiente, emergono dei dati allarmanti, che rischiano di scoperchiare tutto. Rischiamo davvero di morire, e non è uno scherzo.

Quella che stiamo vivendo è decisamente una nuova fase, molto proficua dal punto di vista prospettico, ma al contempo anche delicata per quelli che sono i pesi che, nel presente, esercitano le scelte sbagliate del passato: stiamo parlando, naturalmente, di ambiente.

L’ambiente inteso come, nella sua globalità, si intende oggi il concetto della salvaguardia e della sostenibilità, in una nuova dimensione di protezione e attenzione climatica che ha finalmente fatto aprire gli occhi a tutti, anche a livello automobilistico.

Stiamo vivendo, in somma, quella che viene chiamata come la fase della transizione ecologica e che già oggi vede numerose iniziative, dopo quelle degli albori del passato, in una direzione decisamente più green del settore e della soglia di inquinamento generale.

Nelle nostre città ci sono sempre più ZTL e vincoli di natura ambientale, e sempre più auto ibride o elettriche al cento per cento, e l’obiettivo delle zero emissioni è adesso vero, tangibile, davanti a noi, perfino con una dead line operativa e strutturale.

Smog e ambiente, ancora un altro allarme

Se nel 2035 in effetti dovesse davvero arrivare lo stop preannunciato alla produzione di auto a motore termico, dunque tradizionale, nel giro di un ragionevole tempo in cui il mercato assorbirà e manderà in pensione le auto vecchio tipo, il futuro sarà sostenibile. Solo auto a zero emissioni? Nell’attesa di arrivare ai giorni in cui la società evolverà in questo senso, ad oggi non possiamo però che constare come l’emergenza ambientale sia tornata a farsi sentire con dei tassi di inquinamento che, anche da noi, allarmano.

Nelle città del nostro Paese la salute delle persone è in bilico: si rischia di morire, e non sono esagerazioni. In Italia, come ad esempio anche in Germania e Polonia, si vivono i casi in cui lo smog, dati alla mano, produce più danno di tutti.

dati allarmanti (Solomotori.it)

I dati ufficiali preoccupano: rischio per la salute

A dirlo è il report dell‘Agenzia europea dell’ambiente: nel 2021, in Italia, oltre 46 mila morti sarebbero da attribuire all’esposizione a PM 2,5, il particolato che uccide. E’ vero che i dati, negli ultimi venti anni circa, sono migliorati, con decessi dovuti al Pm 2,5 calati di circa il quaranta per cento.

Secondo dati recenti però il 97% della popolazione urbana sarebbe esposto a livelli di Pm2.5 oltre la soglia di guardia, un dati che la OMS, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito di recente.