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Alfa Romeo, svelati nuovi dettagli sul nuovo B-Suv I Hanno sorpreso quando l’hanno detto

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Alfa Romeo si prepara a entrare nel mercato delle auto elettriche con un nuovo SUV compatto. Potrebbe chiamarsi “Milano” ed essere (anche) elettrico

Il programma di crescita di Alfa Romeo continua. Dopo il lancio dell’Alfa Romeo Tonale, infatti, la Casa italiana prepara un nuovo B-SUV, destinato a diventare il nuovo modello entry level della gamma nel corso del prossimo futuro, con l’obiettivo di incrementare, in modo significativo, le vendite sul mercato europeo.

Il debutto della nuova B-SUV Alfa Romeo è atteso per i primi mesi del prossimo anno: si chiamerà probabilmente “Milano” in onore della capitale meneghina e sarà lunga attorno ai 4 metri e 20, una manciata di centimetri in più rispetto alla sorella Fiat 600. D’altronde, le due vetture (così come la Jeep Avenger) condivideranno la piattaforma Stla Small e con essa anche le motorizzazioni.

Nel cofano della B-SUV ci sarà con tutta probabilità il 1.2 turbobenzina ibrido da 100 cavalli (elettrificato tramite un’unità a corrente da 29 CV montata all’interno del cambio automatico doppia frizione e un generatore/starter a cinghia), che potrebbe essere proposto anche nella versione più potente da 136 CV già vista su alcune cugine francesi.

La Milano, però, sarà anche la prima Alfa Romeo elettrica e monterà lo stesso powertrain da 156 CV con batteria da 54 kWh già visto sulla 600e e sulla Avenger, per un’autonomia Wltp prossima ai 400 chilometri.

Alfa B-Suv Milano: le indiscrezioni

Questo modello sarà importante anche perché sarà la prima vettura del Biscione ad essere completamente elettrica, anticipando di fatto il passaggio al full electric che il brand di Arese ha fissato per il 2027.

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Il frontale dovrebbe conservare lo scudo Alfa Romeo, con tanto di logo stilizzato in formato tridimensionale. Le prese d’aria aggressive e la mascherina a nido d’ape aggiungono sportività al look, così come i sottili fari a LED con tre elementi orizzontali. Si prevedono anche nuovi cerchi in lega con pinze rosse (con ogni probabilità, un optional a pagamento per gli allestimenti più ricchi), mentre il posteriore avrà dei fari a sviluppo orizzontale separati dal badge “Alfa Romeo”.

Si tratterà anche di un’Alfa Romeo più democratica, con un prezzo che consentirà di riavvicinare una parte della clientela che aveva scelto MiTo e Giulietta in passato e che con l’uscita di scena di questi due modelli ha deciso di guardare altrove ma anche un modello per i più giovani, con un alto contenuto tecnologico. I prezzi? Poco superiori ai 25 mila euro per l’ibrida e attorno ai 40 mila per l’elettrica.