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Il noto marchio dice addio al nostro Paese: sono tutti spiazzati

 

gruppo-chery-auto-depositphotos-solomotori.it
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Chery, il noto costruttore automobilistico cinese, ha annunciato la sua imminente uscita dal mercato italiano. Una decisione inaspettata.

L’uscita di Chery dal mercato italiano rappresenta un duro colpo per il settore automobilistico italiano. La casa automobilistica ha annunciato la sua decisione di non investire nella produzione delle sue auto in Italia, indirizzando le proprie energie verso la Spagna. Il costruttore cinese aveva fatto il suo ingresso nel Bel Paese solo pochi anni fa, ma era riuscito a conquistare una buona fetta di mercato grazie alla sua ampia gamma di modelli SUV a prezzi competitivi.

Si tratta di un marchio che, seppur non ai vertici delle classifiche di vendita, aveva comunque conquistato una fetta di mercato grazie al suo rapporto qualità-prezzo competitivo. Le ragioni dietro questa scelta non sono ancora state rese completamente chiare.

Si ipotizzano diverse cause, tra cui le scarse vendite registrate negli ultimi anni, la concorrenza sempre più agguerrita da parte di altri brand, in particolare quelli asiatici, e le difficoltà legate alla transizione verso la mobilità elettrica.

La decisione di Chery ha lasciato l’amaro in bocca ai concessionari italiani e ai clienti sono stati colti alla sprovvista. Chi possiede già una Chery si domanda come potrà gestire la manutenzione e l’assistenza. La delusione è tanta, soprattutto per coloro che speravano nel nuovo impulso lavorativo del marchio cinese.

Chery dice addio all’Italia e va in Spagna

La scelta di Chery di concentrarsi sulla Spagna potrebbe essere dovuta a diversi fattori. Il mercato iberico è generalmente più aperto alle auto straniere rispetto a quello italiano e offre maggiori opportunità di crescita. Inoltre, il governo spagnolo ha messo in atto politiche di incentivo all’acquisto di auto elettriche e ibride, un settore in cui Chery punta a ritagliarsi un ruolo da protagonista.

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Resta da vedere se il colosso cinese riuscirà a replicare in Spagna il successo ottenuto in altri mercati europei. La concorrenza è molto forte e i consumatori spagnoli sono attenti al prezzo. Inoltre, Chery non ha una brand awareness radicata in Spagna come in altri Paesi. L’uscita di Chery dall’Italia rappresenta un monito per il futuro del settore automobilistico del nostro Paese.

È necessario che le case automobilistiche italiane investano maggiormente nella ricerca e sviluppo, per potersi distinguere sul mercato globale e competere con i giganti stranieri. Allo stesso tempo, il governo italiano dovrebbe attuare politiche di sostegno al settore, favorendo la transizione verso la mobilità elettrica e creando un ambiente più favorevole agli investimenti.