Stellantis, lo stop a Mirafiori preoccupa: che cosa sta succedendo
Stellantis è al centro di un vortice mediatico dopo la conferma dello stop: ecco cosa sta succedendo allo stabilimento di Mirafiori. Dopo tante discussioni, il gruppo ha confermato la decisione che era già stata preannunciata.
Stiamo vivendo un’epoca in cui il mercato globale si distingue per caratteristiche peculiari in costante trasformazione con il passare del tempo. Ogni volta che teniamo in mano uno smartphone, per esempio, raramente ci rendiamo conto del viaggio compiuto dai suoi componenti prima di arrivare a noi.
I giganti dell’industria sono, di fatto, grandi assemblatori che offrono prodotti raffinati, creati per soddisfare le nostre necessità, sia nel settore tecnologico che in quello automobilistico.
L’avvio del 2024 segna l’inizio di un periodo di significativi cambiamenti e innovazioni che si delineano all’orizzonte del mercato. Fiat, insieme ad altri produttori, accelera verso il futuro per cercare di preservare la sua competitività a livello tecnologico ed economico.
La strategia del marchio torinese prevede una collaborazione con alcune fabbriche estere, che finora hanno limitato le capacità dello stabilimento di Mirafiori. I nuovi scenari che si stanno delineando potrebbero invertire la rotta di queste dinamiche, anche se l’instabilità del mercato del lavoro italiano si riflette nello stabilimento Fiat di Mirafiori, dove tremila dipendenti sono in cassa integrazione.
Un ritorno auspicabile per Fiat 500
Fiat sta valutando il rilancio della produzione della 500 termica in Italia per dare impulso all’economia locale. Inizialmente prevista per l’Algeria e successivamente per la Polonia, la produzione potrebbe ora tornare in Italia, in risposta alle richieste del governo di rivitalizzare il settore manifatturiero del paese.
Allo stabilimento di Mirafiori, fino ad ora, sono state assemblate le versioni elettriche della Fiat 500 e delle Maserati. La produzione attuale è stata giudicata però insufficiente, portando alla proposta di produrre circa 175.000 unità della Fiat 500 con motore a combustione interna in Italia. Attualmente, sembra che Stellantis stia informando i fornitori di questa nuova direzione produttiva.
La realtà dei fatti e la conferma di Stellantis
Per ora, però, questo rimane uno scenario ipotetico che non ha ancora riscontri concreti. Anzi, lo stop alla produzione della Fiat 500 elettrica è stato confermato almeno fino a settembre, con 1.200 lavoratori che saranno dunque costretti a ricorrere al contratto di solidarietà.
Ovviamente si tratta di una situazione tutt’altro che positiva. Per ora, però, il CEO di Stellantis Carlos Tavares non sembra ancora aver trovato una soluzione pratica per risolvere questo problema. Vedremo cosa deciderà il gruppo per il futuro della produttività dello stabilimento italiano di Mirafiori.