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Ibridi plug-in, la pessima notizia della Commissione Europea: un enorme minaccia per gli automobilisti

Auto ibrida - Fonte Depositphotos - solomotori.it
Auto ibrida – Fonte Depositphotos – solomotori.it

Dalla Commissione Europea arriva un dato allarmante: le automobili ibride nascondono un segreto di cui non eravamo al corrente. Questo tipo di motorizzazione è sempre più diffuso e i suoi effetti sono studiati ora con maggiore attenzione.

L’Europa si trova attualmente in un periodo cruciale di transizione ecologica, un processo che mira a trasformare il continente in un’economia sostenibile e climaticamente neutra entro il 2050. Questo obiettivo ambizioso è stato delineato nel Green Deal europeo, che rappresenta la strategia di crescita dell’Unione Europea per affrontare le sfide climatiche e ambientali.

Gli Stati membri sono chiamati a collaborare per implementare politiche coerenti che sostengano questo cambiamento, con un occhio di riguardo verso la giustizia sociale e l’inclusività, affinché nessun cittadino o territorio venga lasciato indietro.

Anche per questo motivo stiamo assistendo a un significativo aumento delle vendite di automobili ibride. La classifica delle auto ibride più vendute in Italia ad aprile 2024 mostra una crescita costante per le mild hybrid e le full hybrid, mentre i modelli plug-in stanno trovando maggiori difficoltà a imporsi.

Ancora più fatica fanno le full electric. Per queste vetture probabilmente pesa ancora un certo grado di sfiducia e mancanza di infrastrutture necessarie come le colonnine di ricarica distribuite in maniera adeguata sul territorio.

Una transizione verde

Come abbiamo sottolineato, a differenza dell’elettrico puro, l’ibrido sta riscuotendo un ampio successo in Europa e in Italia. Ciò è dovuto anche ai consumi ridotti offerti dalla presenza di un motore elettrico complementare. Per favorire una transizione completa verso una mobilità green, però, manca ancora qualche step fondamentale.

Con l’aumento delle infrastrutture di ricarica e l’introduzione di incentivi mirati, si prevede che la diffusione di queste tecnologie continuerà a crescere, contribuendo significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale e alla promozione di uno stile di vita più verde. “Non è tutto verde quello che luccica“, verrebbe da dire in questo caso. Dall’Unione Europea, infatti, sono arrivati alcuni dati piuttosto allarmanti.

Ricarica ibrida - Fonte Depositphotos - solomotori.it
Ricarica ibrida – Fonte Depositphotos – solomotori.it

Emissioni superiori

La Commissione Europea si è infatti dedicata a indagare alcuni aspetti non ancora chiari delle automobili ibride. In particolare, nei confronti di queste vetture molto dipende dall’utilizzo che gli automobilisti ne fanno. La relazione prodotta dalla Commisione ha rivelato che le automobili ibride plug-in emettono una quantità di CO2 superiore del 23% rispetto a quanto dichiarato dai produttori.

Ciò è dovuto principalmente all’utilizzo dei conducenti, i quali si affidano di più ai loro motori a diesel o a benzina, magari perché si dimenticano di ricaricare il motore elettrico, o per altri motivi. Anche questa è un’analisi che merita una riflessione attenta sul mercato che si sta strutturando.