Patente senza esame, è ufficiale l’addio: il Ministero firma la deroga di Maggio, ora guidi in qualunque caso

Posto di blocco e patente (Depositphotos)-solomotori.it
Questa volta arriva un’importante novità che riguarda la patente di guida, con una direttiva a livello europeo che cambia tutto.
Stiamo parlando di un intervento che si attendeva da tanto tempo e che finalmente ridefinisce tutto il quadro delle licenze negli Stati membri dell’UE, per quanto concerne la velocità di ottenimento del documento, che in questo modo diventerà rapidissima, il che farà ridere i ragazzi.
Stiamo parlando di un momento con un passaggio importante per quanto riguarda le patenti di guida, che stanno diventando tutte elettroniche e digitalizzate oltre che rapide.
Stiamo parlando dio una riforma voluta direttamente dall’Unione Europea che ridefinisce in tutto e per tutto i termini e i tempi per avere la licenza.
Stiamo parlando in particolar modo le due ruote saranno soggette ad un cambiamento che tutti richiedevano da diversi anni. In questo modo si va a modificare sia l’accesso alle varie categorie di moto sia la gestione delle patenti stesse, a cominciare dalla formazione.
Ufficiale l’addio
La nuova direttiva sarà ricevuto dai vari Paesi membri entro due anni. La prima novità riguarda la presenza digitale sul proprio smartphone di tutte le patenti, oltre al tradizionale formato cartaceo plastificato come conosciamo oggi. In questo modo non ci saranno più problemi di dimenticanze al controllo delle forze dell’ordine. Altro importante passo avanti riguarda l’equiparazione a livello europeo delle sanzioni.
Chi commette un’infrazione grave in uno Stato UE, tale da richiedere il ritiro del documento di guida, tale afflizione sarà valida anche in tutti gli altri Paesi dell’UE che aderiscono a questo sistema. Un’altra novità riguarda la possibilità, per gli Stati che saranno d’accordo, di anticipare a 17 anni l’accesso alla patente B per le vetture, con l’obbligo di essere accompagnati da un adulto esperto durante la guida, anche se c’è chi punta al modello americano dei 16 anni.
Il Ministro firma a maggio
Per quanto riguarda il settore delle moto, la direttiva mantiene la struttura a “gradini” delle categorie A1, A2 e A, ma cambia il piano della formazione. Tutto questo perché chiunque vorrà passare da un livello all’altro dovrà obbligatoriamente effettuare una formazione pratica presso una scuola guida o un istruttore certificato.
La direttiva, però, non fissa uno standard unico per durata e contenuti della formazione, quindi ogni Stato potrà definire la modalità operativa internamente. La nuova legge conferma anche i limiti di età e le progressioni già esistenti. Vedremo la patente A2 a 18 anni, mentre per la patente A, quindi due ruote senza limiti di potenza, avrà come età minima i 20 anni, oltre al possesso della patente A2 da almeno due anni.